I bagni della nota discoteca come piazza dello spaccio. Un pusher che aveva scelto di mescolarsi ai ragazzi che ballavano e si divertivano per piazzare «strisce» di cocaina. Il 19enne però non aveva fatto i conti con la politica della tolleranza zero del gestore del locale: gli addetti alla sicurezza infatti hanno notato i suoi movimenti e dalla direzione è partita la telefonata al Commissariato di Desenzano del Garda. Il vicequestore aggiunto Bruno Pagani ha organizzato un servizio specifico con agenti in borghese che si sono mescolati agli avventori dell’Art Club e lo spacciatore è stato bloccato. Si tratta di un 19enne italiano, residente sul Garda, e fino alle scorse ore incensurato. Quando gli agenti in borghese lo hanno controllato gli hanno trovato, nascoste negli slip, dieci dosi di cocaina pronte da smerciare. Il ragazzo è stato trasferito in tribunale dove il Gip ne ha convalidato l’arresto.
«Sono una drag queen da una vita, tra poco saranno 32 anni di Art Club e mi sento davvero la “madre superiora” del popolo della notte». Madame Sisi, parla con la consapevolezza di chi da anni attraversa la notte: «Investire in sicurezza è un nostro dovere. Per questo abbiamo 60 telecamere e sistemi di controllo all’avanguardia. Dopo le serate con i miei collaboratori riguardo i filmati, cerco di individuare i soggetti che potrebbero creare problemi. Alcune cose le possiamo risolvere noi ma oltre un certo punto passiamo tutto alle forze dell’ordine. Polizia e carabinieri che ci aiutano con operazioni in borghese». Madame Sisi spiega che «l’Art è un vero circo, ci sono i 18enni e i 70enni, accogliamo ogni inclinazione sessuale. Io ho, sento di avere, la responsabilità della sicurezza di tutti».
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