La manifestazione a favore della Palestina, organizzata spontaneamente in piazza Rovetta, ha avuto luogo senza particolari problematiche legate all’ordine pubblico, nonostante l’assenza di autorizzazione ufficiale. Tra bandiere che sventolavano e slogan pro-Palestina, gli attivisti hanno espresso il loro dissenso in modo pacifico, senza generare disordini significativi.
Malgrado il divieto della Questura e la pioggia battente, circa 200 manifestanti si sono radunati in Largo Formentone nel pomeriggio, per commemorare il primo anniversario della strage in Israele. Il sit-in, inizialmente concepito come una conferenza stampa, ha visto una partecipazione significativa e colorata, con numerose bandiere palestinesi e alcuni vessilli della pace. I cori, intonati attraverso un megafono nonostante il divieto, hanno risuonato per tutta la piazza.
Tra i partecipanti spiccavano figure di rilievo come i consiglieri comunali Iyas Ashkar e Valentina Gastaldi, insieme al sindacalista Giorgio Cremaschi. Molti cittadini bresciani si sono uniti spontaneamente alla protesta, a fianco dei rappresentanti delle associazioni pacifiste locali. Il messaggio unanime della manifestazione riguardava la “grave limitazione delle libertà costituzionali”, come sottolineato dagli oratori.
Gli organizzatori della protesta, tra cui Alfredo Barcella dell’associazione Italia-Palestina, hanno spiegato che nella richiesta ufficiale di manifestazione non vi era alcun riferimento diretto agli eventi del 7 ottobre. “Il nostro obiettivo era semplicemente esprimere solidarietà al popolo palestinese, vittima di massacri e violenze continue, con almeno 40mila vittime in questi mesi”, ha dichiarato Barcella.
Vai articolo originale: https://www.bresciatomorrow.it/2024/10/07/sit-in-pacifico-pro-palestina-la-protesta-in-piazza-rovetta-si-svolge-senza-disordini/