da bresciaoggi.it:
Sirmione fa discutere l’edilizia «a zone».
«Condividiamo solo in parte le scelte della maggioranza sul piano casa di Sirmione». Andrea Volpi, che della minoranza è un po’ l’esperto in materia urbanistica (è studente in ingegneria), anticipa il dibattito che oggi pomeriggio, alle 18, l’opposizione svilupperà in Consiglio comunale quando verrà presentato dall’assessore Pierluigi Bianchi il futuro piano di sviluppo edilizio, previsto dalla discussa legge regionale del luglio scorso.
Come si ricorderà, proprio Bianchi aveva anticipato i contenuti di questo nuovo piano sull’edilizia.
Il territorio diviso in quattro zone, in tre delle quali (fra cui il centro storico antico) non verranno applicate le disposizioni contenute nella leggere regionale 13 del luglio scorso.
Nella quarta zona, delimitata tra Colombare e la zona artigianale con tratti di Lugana e Rovizza, invece, via libera alle possibilità edificatorie previste dal piano casa, che tanto sconcerto e preoccupazione stanno suscitando tra associazioni ambientaliste e opposizione.
È proprio su questa quarta zona che Forza Sirmione Democratica, la civica di Guglielmo Saggioro, non è d’accordo con la giunta Mattinzoli.
«In tre aree la giunta ha deciso di non applicare il piano regionale, per il fatto che ci sono sensibilità tipiche di Sirmione e anche perché, vale la pena ricordarlo – osserva Volpi – vige un vincolo paesistico della Regione: questa posizione la condividiamo. La quarta zona, invece, per noi è una sorta di non area, la fascia su cui si potrebbe edificare è estesa e, comunque, non c’è alcuna diversità di tipologia rispetto alle altre tre aree vincolate. Noi, in definitiva – conclude – riteniamo di estendere a tutto il territorio il divieto».M.TO.
Vai articolo originale: http://andreavolpi.blogspot.com/2009/10/sirmione-piano-casa-al-minimo.html