Siccità e temperature primaverili: l’isola dei Conigli presa d’assalto dai turisti

Mancavano soltanto sole, caldo e bagnanti in spiaggia. Quanto al resto, ieri a Manerba sembrava Ferragosto in tutto e per tutto. Tutti in fila indiana a raggiungere l’isola dei Conigli, a farsi una foto con il paesaggio «comunque suggestivo» nonostante la nebbiolina, a considerare che sì, «è molto preoccupante, ma bellissimo».

Un presagio di quanto sarebbe capitato questo fine settimana lo si era avuto già nei giorni scorsi, quando i primi curiosi, in gran numero rispetto al solito, hanno iniziato a raggiungere porto Torchio e da lì l’isolotto di San Biagio per dare un’occhiata dal vivo al luogo più cool del momento: l’isola che non è più un isola perché il lago, ritirandosi causa siccità, ha creato una passerella naturale che la collega alla terraferma.

Più cool perché in questi giorni grande risalto si sta dando in ogni dove allo «spettacolo»: anche ieri mattina si sono notate telecamere e microfoni di più d’una tv nazionale aggirarsi in zona.  Invero anche in ottobre il lago era bassissimo, ben più di adesso tra l’altro: in questi giorni si aggira ad un’altezza di 44 centimetri al di sopra dello zero idrometrico, a ottobre si viaggiava sui 25 centimetri. La “passerella naturale”, un’autostrada. Tanto che nemmeno c’era la necessità di invadere il campeggio che affaccia sulla punta di San Biagio per arrivare all’isola, come invece è necessario fare ora: bastava seguire la spiaggia. 

Lago vuoto

EMBED [Turisti «all’assalto» dell’isola dei Conigli a Manerba]

Ora, però, fa particolarmente notizia perché la stagione è differente: ottobre segue di un passo i mesi più caldi e più siccitosi, febbraio dovrebbe di contro essere il momento in cui il lago si mostra nel pieno del suo vigore. E il fatto che non sia così desta allarme. Un allarme percepito forte e chiaro anche dalle migliaia di visitatori che ieri sono stati all’isola: «Indubbiamente uno scenario fiabesco – spiega una signora giunta con il marito e il cane al seguito dalla provincia di Bergamo -. Allo stesso tempo, panorami così sono preoccupanti».

A farle eco un signore cremonese, anche lui in fila lungo la passerella: «Queste condizioni sono sintomatiche di un grande problema, speriamo che piova. Abbiamo visto in televisione un servizio sull’isola e abbiamo pensato di venire a vederla, ma non abbiamo avuto un’idea originale» scherza. In effetti, no: quello che si è registrato ieri al Torchio è stato un afflusso decisamente eccezionale per il periodo. Consueto in estate, ma in febbraio proprio no: anche i parcheggi più distanti, pienissimi, la passeggiata invasa.

Persone a migliaia

«È il risvolto positivo di una situazione certo non facile – commenta il sindaco, Flaviano Mattiotti -, per provare a risolvere la quale occorre lavoro di squadra».  In attesa che piova, dunque, ieri tutti all’isola. Alla crema solare e al telo mare sono stati preferiti plaid impermeabili e qualche coperta, per un picnic tale e quale a quelli che si fanno nel pieno della bella stagione; gli irriducibili della due ruote hanno affrontato un fondo a tratti non proprio agevole e qualche impervio scalino pur di dirsi «arrivati sull’isola in bicicletta»; mamme e papà hanno trascinato passeggini là dove mai, forse, si sarebbero sognati di riuscire a farlo.

In comune lo stupore di camminare sulla passerella: «Sembra quella di Christo», giusto un po’ meno «giallo dalia».  In comune, ancora, l’irrefrenabile impulso a immortalare il momento: la visita all’isola occasione per videochiamare i parenti a casa, per scattarsi fotografie sui lastroni di pietra della parte sul retro, per registrare video da pubblicare poi sui social. Il punto l’ha reso bene un manerbese: «Speriamo che questi ricordi restino tali e che uno scenario così non lo si veda più per un bel pezzo».  

EMBED [Box News 5 Min Articolo]

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