Siberia, immersione a -2° alla ricerca del mostro che non c’è!

Sono tempi duri per i cacciatori di mostri. Dopo il flop di Mistero che, nonostante la simpatia di Marco Berry, non è riuscito a trovare il timido Benny nel lago di Garda, dopo che Nessie a Lockness si fa scherno di tutti i ricercatori da anni, ora arriva anche il “diavolo del Labynkyr”, una specie di rettile primordiale parente stretto, a quanto pare, del rettile scozzese. La leggenda di questo presunto mostro va avanti dal 1953 ovvero da quando Viktor Tvedokhlebov, a capo di una spedizione in Siberia, annotava sul suo diario di aver visto uno strano animale sguazzare nel lago.

Questa volta a fare flop è toccato ad una spedizione russa capitanata da Viktor Ozarenko che, raggiunto il lago Labynkyr nella regione della Yakutia a Oymyakon alla ricerca dello strano rettile, ha condotto un’immersione nel lago alla confortevole temperatura di  -2°; confortevole perché in esterno i gradi sotto lo zero erano ben 45. Anche questo tentativo, tuttavia, ha fallito il suo obiettivo, del “diavolo del Labynkyr” non s’è vista manco l’ombra. L’unica consolazione che rimane all’ardita spedizione è forse quella di vedersi riconosciuto il record mondiale per questa serie di immersioni svolte in condizioni così proibitive nel lago più freddo del mondo.

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