È morto schiantandosi con la moto, un’Honda Cbr, contro il guard rail davanti agli occhi dell’amico che lo seguiva. Insieme stavano percorrendo la Provinciale 9, con direzione Gargnano, dopo aver superato Capovalle. Un centinaio di metri dopo il primo ponte della diga di Valvestino, in prossimità di un a curva, il pauroso impatto che è costato la vita a Danilo Zinaru, 41 anni festeggiati a fine maggio, originario di Cagliari, ma residente a Bedizzole in via Gavardina. Lascia due figli ancora ragazzini. Grande appassionato di motociclette, da poco era divenuto felice proprietario della sua Ducati rosso fiammante. Era appassionato di due ruote a 360 gradi: era difficile che si facesse mancare il giro quotidiano nei dintorni con la sua mountain bike e spesso aveva anche partecipato a competizioni in sella.
L’incidente si è verificato alle 16.27 in territorio gargnanese a 15 km dal paese, dove, durante la prima Grande guerra, correva il confine tra l’Austria e l’Italia. Una lapide incastonata nella roccia indica che lì le due nazioni si univano. Sullo sfondo l’azzurro del lago artificiale e il verde dei boschi. La Sp9, nel tratto Gargnano-Capovalle è percorsa ogni giorno da decine di motociclisti. Le curve e la strada stretta scavata tra le rocce mettono alla prova l’abilità di chi guida le due ruote. Frequenti gli incidenti spesso causasti dalla velocità. Danilo Zinaru, ma lo accerterà la polizia stradale di Salò intervenuta per i rilievi, potrebbe essere stato tradito da quella curva a sinistra. Ha perso il controllo della Honda e si è schiantato contro la barriera, morendo praticamente sul colpo.
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