In aula di tribunale a Brescia è tornato questa mattina Carmelo Cipriano, maestro di karate condannato in via definitiva a nove anni di carcere per aver consumato rapporti sessuali con le allieve, tutte minorenni, della sua palestra che gestiva nel Bresciano. Oggi Cipriano è comparso in aula come testimone del processo a carico di Darix Argentini e Sandro Perini suoi coindagati.
Il primo milanese e residente a Castiglione delle Stiviere, 53 anni, e il secondo di Bozzolo, in provincia di Mantova, 46 anni, erano già stati processati, ma il giudice di primo grado in sentenza aveva cambiato il capo d’accusa da violenza sessuale a sesso con minore disponendo un nuovo processo.
Cipriano ha testimoniato davanti a Giada, una delle sue vittime che lo aveva denunciato facendo scattare le indagini e poi l’arresto del maestro di karate. «Ne abbiamo parlato e poi abbiamo deciso di coinvolgere qualcuno. Le persone le ha scelte lei e se mi avesse detto che non voleva non l’avrei mai obbligata. Solo dopo ho capito che voleva solo accontentarmi» ha detto Cipriano che per l’accusa aveva avuto un forte ascendente sulle ragazzine.
Su come lo hanno coinvolto «Io – ha detto Cipriano – non ho mai parlato direttamente della cosa con Perini». Cipriano a distanza di anni è stato denunciato anche da un’altra sua ex allieva della palestra ed è sotto indagine.
E aggiunge: «Su questa parte della mia vita sto facendo il mio personale percorso in carcere»
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