Che aggettivi usare per descrivere due artisti che tengono cento persone incantate per tre ore senza interruzione e senza un’attimo di caduta di tensione emotiva?
E’ da stamattina che ci penso e devo ricorrere a due parole : semplicemente (perchè la scena è scarna, la musica è diretta, la storia è immediata) splendidi (perchè Carlo al pianoforte fa scintillare la musica e Moni è un affabulatore che rapisce e quando canta ti trasporta lontano).
Lo spettacolo di ieri sera al Teatro Libero (già quel luogo incredibile faceva suggesione, un teatro al quarto piano di una palazzina di via Savona, con cento posti rubati a un capannoncino che sembra portato lì da un tornado ) è uno di quelli che resta nel cuore, per la bellezza dell’insieme e per la forza del racconto.
Peccato che ci siano così pochi posti o repliche a disposizione, a fronte di 300 disponibili complessivamente nelle tre serate, mi diceva Carlo, hanno avuto 1500 richieste: ci avrei mandato certamente i miei figli e gli amici più cari.
Per chi lo potesse andarlo a vedere nelle date a Roma o in Piemonte, la raccomandazione è forte, non perdetevelo, io tornerei a vederlo stasera stessa perchè oltretutto ogni sera non è mai lo stesso perchè i due amici, recitano "a soggetto" secondo un canovaccio che si dispiega a seconda del loro sentire e del pubblico che li ascolta.
Mezzo secolo di storia dell’Unione Sovietica, dalla rivoluzione al dissolvimento, narrati con poesia e drammaticità con il filo conduttore dell’ironia, con momenti di grande passione e intelligenza che non lasciano spazio a luoghi comuni o ammiccamenti ma che invitano sempre a riflettere su cos’è accaduto in realtà e come sia possibile che milioni e milioni di persone siano morte e se siano morte inutilmente.
Sulla via del ritorno Marina diceva "Pagherei di tasca mia per farli venire a Desenzano in uno spettacolo per le scuole, perchè la storia riacquisti un senso." e ha ragione, la storia e il racconto marciano assieme, finché ci saranno voci narranti e musiche che l’accompagnano, l’intelligenza non verrà messa a tacere.