Segnaletica efficace: Il ruolo della comunicazione visiva nella prevenzione degli incidenti sul luogo di lavoro

Nel contesto attuale, dove la sicurezza sul lavoro è una tematica sempre più cruciale, assume un’importanza particolare la segnaletica come elemento principale nella prevenzione degli incidenti. L’apposizione dei cartelli, che sia in un ufficio, un’azienda o un magazzino, aiuta i dipendenti e anche i visitatori a comprendere meglio quali sono i comportamenti più virtuosi da adottare, quali sono le procedure previste dalla normativa e le azioni da intraprendere in caso di pericolo.

In questo articolo accendiamo i riflettori proprio sull’importanza della comunicazione visiva dei cartelli, che hanno il compito di rendere sicuro qualsiasi ambiente di lavoro con segnali chiari e comprensibili in grado di ridurre significativamente gli incidenti sul luogo di lavoro. Tanti ancora sono i casi di morti bianche che sono assolutamente inconciliabili con la cultura del diritto al lavoro.

Il primo step è quindi dotarsi di cartelli specifici in base ai pericoli presenti nella propria attività, rivolgendosi ad aziende specializzate come Emme Cinque che offrono soluzioni efficaci per ogni necessità lavorativa.

Cos’è la segnaletica di sicurezza?

La segnaletica di sicurezza aziendale comprende segnali, simboli e istruzioni che comunicano ai dipendenti e agli operai informazioni importanti per muoversi in modo sicuro all’interno dell’azienda e prevenire potenziali rischi.

Rifacendoci al Testo Unico, la segnaletica aziendale è definita come “uno specifico tipo di comunicazione non verbale utilizzata nei luoghi di lavoro, e in generale in tutti gli ambienti aperti al pubblico, al fine di tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori e delle persone che vi transitano”.

I cartelli non servono solo ai lavoratori, ma anche ai visitatori che non conoscono bene l’azienda eppure devono avere tutte le informazioni necessarie per spostarsi senza pericolo.

L’importanza dei cartelli: come vanno posizionati e come devono essere

Il datore di lavoro ha l’obbligo, legale, etico e morale, di informare in modo chiaro e inequivocabile i lavoratori sui rischi e sui pericoli presenti sul luogo di lavoro. In sostanza i lavoratori devono avere ben chiaro come muoversi e come comportarsi nelle normali attività lavorative oppure nei casi di pericolo o emergenza.

Un cartello nascosto o poco visibile non avrebbe alcun senso, poiché non potrebbe comunicare ai diretti interessati le informazioni necessarie per muoversi in sicurezza e preservare la propria abilità. Il posizionamento dei cartelli è regolamentato dal decreto legislativo 493/96, che ne indica anche la composizione.

Per la precisione i cartelli devono essere di forma geometrica standardizzata, realizzati in materiale resistente, con uno sfondo di colore a contrasto con la scritta e con caratteri facilmente leggibili. I materiali più gettonati sono foglio autoadesivo, alluminio e plastica che sono più resistenti agli agenti atmosferici, ai raggi UV e agli eventuali agenti chimici presenti.

I cartelli devono essere ben visibili e posizionati in prossimità del pericolo o del luogo al quale fanno riferimento, capaci di trasmettere in modo chiaro e inequivocabile l’informazione. All’occorrenza si possono usare anche cartelli acustici o luminosi, distanziali, tabelloni e totem, mentre nei cantieri stradali i cartelli possono essere sostituiti da giubbotti catarifrangenti, barre luminose o palette colorate.

Le varie tipologie di segnaletica di sicurezza

Una volta compresa l’importanza della cartellonistica di sicurezza, è opportuno analizzare le varie tipologie di segnaletica.

La segnaletica di avvertimento indica al lavoratore un pericolo e generalmente i cartelli sono di colore giallo, oppure giallo-arancio, e di forma triangolare. La segnaletica di salvataggio, che indica le vie di fuga in caso di pericolo e le ubicazioni del pronto soccorso, è di colore verde e ha una forma quadrata/rettangolare.

I segnali di divieto sono di colore rosso e di forma tonda e indicano per l’appunto tutte quelle azioni che sono proibite. La segnaletica di obbligo/prescrizione è di colore azzurro e di forma circolare e informa i lavoratori sugli obblighi da rispettare o sui DPI da utilizzare. Infine ci sono i segnali antincendio, di colore rosso e di forma quadrata, che indicano dove sono ubicati i presidi antincendio, come scale, lance, estintori ecc.

Esempi dell’utilizzo dei cartelli di sicurezza nei più disparati contesti

Le industrie, i cantieri e i magazzini sono tendenzialmente luoghi più pericolosi rispetto alle aziende e agli uffici, ma non bisogna mai abbassare la guardia in ogni caso. Ciò che conta è che siano usati i giusti cartelli in ogni contesto lavorativo.

Facendo alcuni esempi possiamo dire che nei siti produttivi è necessario procedere alla codifica industriale etichettando i tubi con nastri adesivi colorati. Generalmente ad un colore corrisponde una determinata classe di sostanza, ma sicuramente può essere molto utile posizionare in un luogo ben visibile un cartello con una legenda riportante a quale fluido corrisponde un determinato colore. Così, qualora si verifichi una perdita, chiunque potrà decifrare l’etichettatura dell’azienda e capire come intervenire.

Nei cantieri vengono solitamente posizionati dei cartelli che ricordano l’obbligatorietà di indossare i caschetti protettivi, valida sia per gli operai che lavorano sia per gli eventuali visitatori. I cartelli informativi in generale sono utili come promemoria per gli operai, ma possono aiutare anche a formare lavoratori appena assunti minimizzando i rischi.

Nel contesto attuale, dove la sicurezza sul lavoro è una tematica sempre più cruciale, assume un’importanza particolare la segnaletica come elemento principale nella prevenzione degli incidenti. L’apposizione dei cartelli, che sia in un ufficio, un’azienda o un magazzino, aiuta i dipendenti e anche i visitatori a comprendere meglio quali sono i comportamenti più virtuosi da adottare, quali sono le procedure previste dalla normativa e le azioni da intraprendere in caso di pericolo.

In questo articolo accendiamo i riflettori proprio sull’importanza della comunicazione visiva dei cartelli, che hanno il compito di rendere sicuro qualsiasi ambiente di lavoro con segnali chiari e comprensibili in grado di ridurre significativamente gli incidenti sul luogo di lavoro. Tanti ancora sono i casi di morti bianche che sono assolutamente inconciliabili con la cultura del diritto al lavoro.

Il primo step è quindi dotarsi di cartelli specifici in base ai pericoli presenti nella propria attività, rivolgendosi ad aziende specializzate come Emme Cinque che offrono soluzioni efficaci per ogni necessità lavorativa.

Cos’è la segnaletica di sicurezza?

La segnaletica di sicurezza aziendale comprende segnali, simboli e istruzioni che comunicano ai dipendenti e agli operai informazioni importanti per muoversi in modo sicuro all’interno dell’azienda e prevenire potenziali rischi.

Rifacendoci al Testo Unico, la segnaletica aziendale è definita come “uno specifico tipo di comunicazione non verbale utilizzata nei luoghi di lavoro, e in generale in tutti gli ambienti aperti al pubblico, al fine di tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori e delle persone che vi transitano”.

I cartelli non servono solo ai lavoratori, ma anche ai visitatori che non conoscono bene l’azienda eppure devono avere tutte le informazioni necessarie per spostarsi senza pericolo.

L’importanza dei cartelli: come vanno posizionati e come devono essere

Il datore di lavoro ha l’obbligo, legale, etico e morale, di informare in modo chiaro e inequivocabile i lavoratori sui rischi e sui pericoli presenti sul luogo di lavoro. In sostanza i lavoratori devono avere ben chiaro come muoversi e come comportarsi nelle normali attività lavorative oppure nei casi di pericolo o emergenza.

Un cartello nascosto o poco visibile non avrebbe alcun senso, poiché non potrebbe comunicare ai diretti interessati le informazioni necessarie per muoversi in sicurezza e preservare la propria abilità. Il posizionamento dei cartelli è regolamentato dal decreto legislativo 493/96, che ne indica anche la composizione.

Per la precisione i cartelli devono essere di forma geometrica standardizzata, realizzati in materiale resistente, con uno sfondo di colore a contrasto con la scritta e con caratteri facilmente leggibili. I materiali più gettonati sono foglio autoadesivo, alluminio e plastica che sono più resistenti agli agenti atmosferici, ai raggi UV e agli eventuali agenti chimici presenti.

I cartelli devono essere ben visibili e posizionati in prossimità del pericolo o del luogo al quale fanno riferimento, capaci di trasmettere in modo chiaro e inequivocabile l’informazione. All’occorrenza si possono usare anche cartelli acustici o luminosi, distanziali, tabelloni e totem, mentre nei cantieri stradali i cartelli possono essere sostituiti da giubbotti catarifrangenti, barre luminose o palette colorate.

Le varie tipologie di segnaletica di sicurezza

Una volta compresa l’importanza della cartellonistica di sicurezza, è opportuno analizzare le varie tipologie di segnaletica.

La segnaletica di avvertimento indica al lavoratore un pericolo e generalmente i cartelli sono di colore giallo, oppure giallo-arancio, e di forma triangolare. La segnaletica di salvataggio, che indica le vie di fuga in caso di pericolo e le ubicazioni del pronto soccorso, è di colore verde e ha una forma quadrata/rettangolare.

I segnali di divieto sono di colore rosso e di forma tonda e indicano per l’appunto tutte quelle azioni che sono proibite. La segnaletica di obbligo/prescrizione è di colore azzurro e di forma circolare e informa i lavoratori sugli obblighi da rispettare o sui DPI da utilizzare. Infine ci sono i segnali antincendio, di colore rosso e di forma quadrata, che indicano dove sono ubicati i presidi antincendio, come scale, lance, estintori ecc.

Esempi dell’utilizzo dei cartelli di sicurezza nei più disparati contesti

Le industrie, i cantieri e i magazzini sono tendenzialmente luoghi più pericolosi rispetto alle aziende e agli uffici, ma non bisogna mai abbassare la guardia in ogni caso. Ciò che conta è che siano usati i giusti cartelli in ogni contesto lavorativo.

Facendo alcuni esempi possiamo dire che nei siti produttivi è necessario procedere alla codifica industriale etichettando i tubi con nastri adesivi colorati. Generalmente ad un colore corrisponde una determinata classe di sostanza, ma sicuramente può essere molto utile posizionare in un luogo ben visibile un cartello con una legenda riportante a quale fluido corrisponde un determinato colore. Così, qualora si verifichi una perdita, chiunque potrà decifrare l’etichettatura dell’azienda e capire come intervenire.

Nei cantieri vengono solitamente posizionati dei cartelli che ricordano l’obbligatorietà di indossare i caschetti protettivi, valida sia per gli operai che lavorano sia per gli eventuali visitatori. I cartelli informativi in generale sono utili come promemoria per gli operai, ma possono aiutare anche a formare lavoratori appena assunti minimizzando i rischi.

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