«[…] spero che possa essere comunque utile il modulo allegato per richiedere accesso agli atti del comune. Tale richiesta deve essere presentata allo sportello dei Servizi al Cittadino per la registrazione al protocollo, specificando la volontà di ricevere l’atto via e-mail.»
Siccome è lampante quanto sia scomoda una procedura simile, soprattutto per chi vive per tutta la settimana altrove, chiedo:
«Una volta registratomi al protocollo, potrò evitare la procedura per future richieste?»
Risposta (questa volta inviatami nel giro di pochi minuti):
«No, perché ad ogni richiesta inoltrata al Comune (lettera, documento, istanza, segnalazione ecc.) deve essere attribuito un numero di protocollo, che permette di registrare, identificare e trovare il documento stesso. Il protocollo è un numero che è dato ad ogni documento che entra od esce dal comune, pertanto se vorrà fare altre richieste dovrà presentarsi allo sportello oppure spedire la richiesta di accesso per posta normale.»
Ora, io so di essere lento a comprendere i motivi che stanno dietro alle pratiche burocratiche, ma mi chiedo se è veramente necessario fare tutta questa trafila per vedere quello che la giunta comunale decide per il mio Comune di residenza.
Sta di fatto che a queste condizioni mi è passata la voglia di andarmi a prendere il documento in questione.
Nell’immagine un fotogramma del cartone “Le 12 fatiche di Asterix” quando Asterix deve affrontare il sistema burocratico.
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