Salone mobile, Mazzali: riflettere su perdita proprietà marchi italiani

Perdita di proprietà dei marchi italiani, è giunto il momento di avviare una riflessione sul tema secondo l’assessore lombardo Mazzali.

Successo

“La 61ª edizione del Salone del Mobile a Milano è stata una straordinaria festa del Made in Italy, punto di riferimento nel mondo. Brand che sarà reso ancora più forte dalla legge a tutela del marchio che il Governo sta finalizzando. Ma è anche l’occasione per fare una riflessione sulla perdita di proprietà di brand italiani e lombardi”.  Così l’assessore a Turismo, Marketing territoriale e Moda della Regione Lombardia, Barbara Mazzali, commentando il successo del Salone del Mobile 2023. L’evento, alla Fiera Milano-Rho, si è chiuso domenica 23 aprile con numeri da record.

Perdita di proprietà marchi italiani, una lunga lista

“È lunga la lista di aziende storiche italiane attualmente controllate da gruppi o fondi esteri. Versace, Valentino, Gucci, Ferrè, LaPerla, Loro Piana, Pomellato, Dodo, Bottega Veneta, Conbipel, Sergio Tacchini e Coccinelle. Per citarne solo alcune dei settori moda-abbigliamento, gioielleria e cosmetica” osserva Mazzali. “È un fenomeno – prosegue l’assessore – di cui si è parlato poco, e fatto ancor meno, in questi ultimi anni, ma è in atto da tempo e continua”.

In riferimento alla filiera legno arredo-design, continua l’assessore, “penso anche a Poltrona Frau e Cappellini, aziende con attività quarantennale nel design ‘Made in Italy’, oggi controllate dalla multinazionale americana Haworth Lifestyle Design, stesso colosso dietro all’acquisizione, qualche settimana fa, di Zanotta da parte di Cassina, quest’ultima già nell’orbita di Haworth. Stiamo parlando di due aziende, Cassina e Zanotta, ‘nate e cresciute’ con successo in Lombardia, e oggi entrambe riconducibili a proprietà statunitense”.  Mazzali tiene, quindi, a precisare: “Sia chiaro il libero mercato non si tocca e diciamo ‘no’ a chiusure verso il mondo, ma è necessaria qualche tutela”.

“Sono, tra l’altro, d’accordo su quanto sostenuto dal presidente di Assolombarda, Alessandro Spada. Ricorda che ‘le imprese sono l’anima del Salone del Mobile’ e che Milano ‘deve recuperare e valorizzare la sua vocazione industriale’. Al pari di eventi, di ristorazione e turismo” evidenzia Mazzali. “Ha ragione – chiosa l’assessore – perché mobili, tavoli, divani, sedie e arredi di ogni tipo, meravigliosamente belli che abbiamo ammirato al ‘Salone’, sono forgiati dalle mani esperte di maestri artigiani. E dall’avanguardia della nostra industria lombarda”. L’assessore conclude, quindi, con un ‘appello’. “Resto aperta all’ascolto del mondo economico lombardo su proposte a livello regionale a tutela del Made in Italy e Made in Lombardy nei settori di Moda e Design, affinché il mio Assessorato possa valutarle dal punto di vista operativo”.

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