Luci a led contro il caro energia. Sono stati lungimiranti a Salò, dove in questi giorni ha preso il via, dopo dopo vari anni di gestazione e ritardi dovuti a ricorsi e lentezze burocratiche, l’ambizioso progetto di innovazione tecnologica dell’infrastruttura di pubblica illuminazione appaltato a Citelum.
L’iter dell’operazione, che coinvolge un’aggregazione di 31 Comuni e la Comunità Montana di Valle Sabbia come capofila, si mise in moto nel 2016 e con tempismo sorprendente a Salò trova attuazione proprio oggi che il caro energia sta esercitando un impatto disastroso anche sulle casse comunali.
Si tratta, per quanto riguarda Salò, di un’intervento da 2,4 milioni di euro, che verranno investiti dall’appaltatore-gestore sulla base di una convenzione stipulata con il Comune. Visti i rincari delle bollette per l’energia, assume ovviamente una rilevanza particolare l’aspetto relativo all’efficientamento energetico previsto dal progetto. Nel giro di 4-5 mesi le vecchie lampade dei 3.895 lampioni della cittadina saranno sostituite con più sostenibili luci a led (altri 427 punti luce a led saranno collocati in zone oggi scarsamente servite).
A fronte di una potenzia installata ridotta del 56,60%, ci si aspetta un risparmio energetico del 69,46%, che corrisponde a 439 tonnellate di Co2 in meno ogni anno, l’equivalente di 15mila nuovi alberi piantati. Insomma, una decisa svolta green nell’illuminazione pubblica salodiana.
Non solo luce
Alle opere previste nel settore della riqualificazione energetica dell’illuminazione (che rappresentano la quota maggiore dell’investimento, 1,7 milioni), se ne affiancano altre nell’ambito della sicurezza (è programmata l’installazione di 140 telecamere di videosorveglianza) e dei servizi di smart city (ogni lampione sarà lo snodo di una rete che gestirà hot spot per il wi-fi, centraline meteo, sensori parking e molto altro).
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