Salò, botte tra ragazzini in centro e persino in chiesa

Macchie di sangue all’ingresso della chiesa di San Giovanni Decollato, in piazza Zanelli. È quel che resta dell’ennesima rissa tra giovanissimi scoppiata a Salò. È successo di nuovo sabato pomeriggio, in pieno centro storico. Il copione è sempre quello: gruppi di ragazzini che se le danno di santa ragione e poi si dileguano. Tutto davanti agli occhi di passanti e turisti esterrefatti. Era già successo giovedì alle 23.30, sotto la loggia della Magnifica Patria, sul lungolago. La scena si è ripetuta nel pomeriggio di sabato: pugni, calci, botte da orbi nella via centrale di Salò, quella dello shopping, e addirittura fin dentro la piccola chiesetta.

È innegabile che a Salò ci sia un problema di ordine pubblico, un allarme sociale. E la questione diventa politica. I rappresentanti del Pd locale si dicono «sconcertati di fronte a questa ondata di violenza e al perpetuarsi di situazioni che risultano pericolose per cittadini e turisti. L’anno di isolamento causa Covid ha sicuramente influito negativamente sugli adolescenti: questo non assolve i comportamenti indisciplinati e fuori controllo.

Al più presto chiederemo un incontro con il sindaco per intervenire tempestivamente».

Reazioni. Dal canto suo il sindaco Giampiero Cipani ha annunciato l’imminente definizione di una convenzione con l’Associazione Carabinieri in Congedo per un servizio d’ordine notturno e programmato la presenza sul territorio di una pattuglia della Locale fino a mezzanotte, per presidiare le zone critiche. Ma evidentemente il problema non riguarda solo le ore serali. Intervengono con una nota anche i coordinatori di Italia Viva: «Bene il sindaco che ha preso atto del problema sicurezza. Oltre a sollecitare Polizia municipale e Forze dell’ordine per un più puntuale presidio del territorio, confidiamo nella necessaria e urgente messa in opera delle 100 telecamere già promesse e previste dal sindaco stesso».

Il riferimento è al progetto che prevede, tramite un investimento di 2,4 milioni sostenuto da Citelum, il rifacimento dell’intero sistema infrastrutturale dell’illuminazione pubblica, con la posa, sui lampioni, di 140 telecamere di video sorveglianza. I lavori sono annunciati per fine estate. Basterà per fermare l’escalation di episodi di violenza e degrado?

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