Dopo quasi un mese dalla tragedia il lago di Garda ha restituito il corpo senza vita di Aran Chada, il 51enne inglese che era annegato subito dopo aver tratto in salvo il figlio 14enne, rimasto in difficoltà mentre nuotava accanto alla barca su cui era l’intera famiglia di turisti.
La salma dell’uomo è stata ritrovata dai Volontari del Garda: giaceva sul fondale a circa 800 metri dalla riva di Limone e a una profondità di 316 metri, più o meno nella zona in cui era stato visto inabissarsi il 22 luglio.
Da quel momento le ricerche si erano interrotte solo per pochi giorni, quando le condizioni meteo dle lago non consentivano l’utilizzo delle strumentazioni di profondità.
Dopo il ritrovamento del cadavere è stato informato il magistrato di turno della Procura, è stata autorizzata la liberazione della salma e sono stati informati i familiari del 51enne, attualmente in Inghilterra, per consentire il riconoscimento che avverrà presumibilmente nei prossimi giorni a Brescia.
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