Riorganizzate le attività di ricovero delle lungodegenze di Lonato e Leno

Per far fronte all’aumentata richiesta di posti letto, dovuta all’emergenza sanitaria legata al coronavirus, è stata avviata una riorganizzazione delle attività di lungodegenza erogate presso l’ospedale Villa dei Colli di Lonato e presso l’ospedale di Leno.

In particolare sono state sospese le attività di ricovero della Riabilitazione di Lonato, dell’Unità di Cure Subacute e della Riabilitazione di Leno.

Questa riorganizzazione ha permesso di riconvertire i 42 posti letto della Riabilitazione di Lonato in posti letto per pazienti affetti da COVID19 e trasferire il personale sanitario da Leno a Manerbio dove sono stati attivati ulteriori 16 posti letto dedicati al COVID19.

Attualmente i posti letto che ASST del Garda ha destinato alla cura dei pazienti affetti da COVID19 sono 485 — di cui 30 di terapia intensiva — pari al 77% dei posti letto totali dell’Azienda.

I pazienti precedentemente ricoverati presso le lungodegenze di Lonato e Leno sono stati in parte dimessi, con attivazione laddove necessario del servizio di assistenza domiciliare, in parte trasferiti presso altre strutture riabilitative del territorio o ricoverati in reparti COVID in quanto risultati positivi al tampone.

Restano attivi, presso le strutture di Lonato e di Leno, tutti i Servizi del Dipartimento di Salute Mentale e delle Dipendenze: Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (SPDC), Centro Psico Sociale (CPS), Comunità Riabilitativa ad alta Assistenza (CRA), Neuropsichiatria Infantile e dell’Adolescenza (NPIA).

La riorganizzazione delle attività erogate a Lonato ed a Leno è temporanea e non pregiudica la programmazione aziendale né la vocazione dei due Presidi.

Al termine dell’emergenza legata al coronavirus vi sarà il pieno ripristino della Riabilitazione e delle Cure Subacute presso la struttura di Leno mentre, le attività della Riabilitazione di Lonato, saranno ricollocate presso la sede transitoria individuata nel comune di Prevalle come previsto dal progetto di riqualificazione della struttura lonatese che vedrà la demolizione e riedificazione di uno dei due edifici che compongono il Presidio.

 

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