Rinviato a giudizio ex comandante della Locale di Sirmione

Dopo la denuncia, le indagini, la sospensione dall’incarico e il divieto di avvicinamento alla vittima disposto dal giudice, è tempo di processo per l’ex comandante della Polizia Locale di Sirmione. Rinviato a giudizio dal gup, dal 3 giugno sarà in aula per il dibattimento.

Il Comune di Sirmione si è costituito parte civile così come la ex compagna dell’uomo che all’epoca della relazione era segretario comunale nel paese gardesano. Un amore che, una volta finito, si sarebbe trasformato in ossessione secondo quanto ricostruito dalla procura che contesta all’ex comandante di Polizia locale i reati di stalking.

Agli atti dell’inchiesta c’è un dato che balza all’occhio: i 592 tentativi di contatto in un mese tra messaggi e telefonate che l’agente ha effettuato verso la ex che, stando alle indagini, sentendosi perseguitata è stata costretta a cambiare regione. Per il pm il poliziotto si sarebbe presentato a casa della ex «con una pistola caricata con due proiettili con il chiaro intento omicidiario-suicidiario, non riuscendo nell’intento grazie alla presenza della figlia della donna».

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