Visita presso la sede di A2A a Brescia per gli assessori regionali Giorgio Maione (Ambiente e Clima), Barbara Mazzali (Turismo, Marketing territoriale e Moda) e Alessandro Beduschi (Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste), dove hanno incontrato l’amministratore delegato di A2A Ambiente, Fulvio Roncari, e il suo staff per parlare di rifiuti ed energia.
Maione: continuano gli sforzi per l’economia circolare
“In queste ultime settimane – ha detto l’assessore Maione – sto incontrando le realtà più importanti del settore ambiente. Il confronto con gli operatori è fondamentale per capire esigenze e prospettive del futuro. Ragioniamo in questo modo insieme affinché si possa sostenere lo sviluppo dell’
economia circolare, sprecando quindi il minor numero possibile di risorse e beni. Lo scambio di posizioni continua e vedrà nei prossimi giorni la convocazione del tavolo dell’economia circolare. Attraverso questo strumento, operatori e realtà associative maggiormente rappresentative si confronteranno per darsi le linee guida del futuro. Dobbiamo sempre più pensare a un modello lombardo di riferimento che possa essere visto come un esempio a livello nazionale ed europeo”.
Beduschi: il binomio agricoltura ed energia
“Quella odierna è stata una visita molto importante – ha detto l’assessore Beduschi – in quanto abbiamo potuto apprezzare la filiera che permette la trasformazione in energia dei reflui zootecnici, consentendo di intervenire su un tema come quello delle emissioni messo sotto la lente dalle decisioni europee, insieme al nostro comparto agricolo con le sue eccellenze. Penso che si possa guardare al futuro con fiducia, cogliendo anche le occasioni che potranno derivare dal Psr”.
“Le aziende agricole locali – ha aggiunto Beduschi – possono inoltre ricoprire un ruolo strategico per la transizione e autonomia energetica della Regione, riducendo grazie al biometano le emissioni di gas climalteranti e trovando allo stesso tempo nuove fonti di reddito”.
“La produzione di biometano dai residui e sottoprodotti di una filiera produttiva agricola, zootecnica o agroindustriale – ha proseguito Beduschi – rappresenta un elemento fondamentale per la realizzazione di un modello virtuoso di economia circolare. Si chiude infatti con la restituzione ai terreni della sostanza organica (digestato) in sostituzione dei concimi chimici di sintesi (urea). In Lombardia sono presenti circa
500 impianti biogas a matrice agricola che conferiscono alla Regione la leadership nazionale anche in questo importante ambito”.
Mazzali: la seconda vita dei rifiuti della moda
“Moda e design – ha detto Mazzali – hanno una componente di scarto, sicuramente nobile, che può essere coinvolta in progetti pilota e sostenibili. Qui abbiamo cercato di immaginare quello che si potrebbe fare in questi mondi. Credo che Regione Lombardia debba aprire una finestra su questi temi; in questi giorni, con il Fuorisalone, dove non mancano esempi di riciclo di materiali, ne vediamo l’importanza e il potenziale”.
Rifiuti ed energia in Lombardia: livello eccellente
“
Regione Lombardia – ha detto l’
amministratore delegato di A2A Ambiente, Fulvio Roncari – è la più avanzata del nostro Paese anche nel campo della gestione dei rifiuti. Abbiamo visto in particolare la situazione che riguarda sia l’indifferenziato, sia vetro, carta, plastica e organico. Situazione che ci consegna la nostra regione a un livello eccellente. Potremmo tranquillamente catalogarla tra le prime 5-6 dell’intera compagine europea. Lo stesso per quanto riguarda il recupero energetico, in particolare con l’attivazione della prima delle tre linee del termovalorizzatore di Brescia con la tecnologia ‘Flue Gas Condensation’; intervento che ha aumentato le performance sia ambientali sia energetiche dell’impianto”.
Gli investimenti tecnologici sul termovalorizzatore di Brescia
Dal suo avvio (1998) il termovalorizzatore di Brescia ha consentito di evitare oltre 15 discariche da un milione di tonnellate (circa 210 campi da calcio). Attualmente è in corso un importante intervento di efficientamento del sistema di trattamento dei fumi, compreso un innovativo impianto ‘Flue Gas Condensation’ (per lavaggio fumi e recupero calore). L’intervento, con un investimento da 110 milioni di euro, premetterà il risparmio annuale di circa ulteriori 7.000 TEP (Tonnellate Equivalenti Petrolio) e 25.000 t/CO2 portando il termovalorizzatore a risparmiare complessivamente circa 177.000 TEP e 850.000 tonnellate di CO2 ogni anno. Complessivamente l’intervento sul sistema di teleriscaldamento di Brescia ridurrà le emissioni di CO2 di 185.000 t/a.
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