Il campo è andato benissimo. Il tema era quello de “Il Signore degli Anelli”. Eravamo un po’ pochi come animatori, 5 anziché gli 8 dell’anno scorso, ma ce la siamo cavata egregiamente lo stesso. Ad eccezione del gruppo della razza degli Elfi (abbiamo diviso i ragazzi nelle quattro razze principali del libro) che aveva due animatori, ogni gruppo era guidato da una persona sola. Io ero un Nano.
Come al solito, arrivati all’ultimo giorno pare che il tempo sia volato e che ci siamo dimenticati qualche giorno per strada. Vale dunque la pena fare mente locale e cercate di riassumere quello che è stato fatto.
La prima mezza giornata è volata con la sistemazione nelle camere. Io sono stato “premiato” con quattro ragazzi di seconda media. Per intenderci quelli un poco più “disinvolti” e che meno temono le ire e minacce degli animatori. Un quinto ragazzo si è aggiunto a campo avviato qualche giorno dopo, ma vista la febbre che si è preso appena arrivato ha fatto ritorno a casa dopo due giorni.
Inizialmente abbiamo beccato un tempo un po’ schifoso, che è pur sempre una preferibile alternativa al caldo afoso del lago, ma da lunedì è tornato il sole che ci ha voltato le spalle solo il giorno della partenza. La gita al Brentei è andata quindi benissimo, non solo per il sole (che per la prima volta mi ha scottato la testa (si vede che i capelli si sono diradati)), ma anche perché i 40 ragazzi sono rimasti abbastanza compatti. Merito anche delle caramelle mou “elfiche” che hanno dato mantenuto al trotto anche gli ultimi. Fortuna che la cuoca me ne ha dato un pacchetto prima della partenza!
Una sera ci siamo sparati Kung Fu Panda. Il film si presta ad ulteriori riflessi in gruppo, cosa che però non abbiamo fatto, dato che eravamo già organizzati altrimenti. Ai ragazzi è piaciuto, anche se parecchi l’avevano già visto. Personalmente avrei preferito mostrare il primo film della trilogia trattata, ma è andata bene lo stesso.
È andata bene anche la domenica quando sono venuti su i genitori dei ragazzi e qualche fratello. Quasi tutti hanno giocato a palla-prigioniera ragazzi contro genitori e si sono divertiti su entrambi i fronti, tanto che alcuni genitori sono andati via un po’ tardi, tanto che quel giorno noi animatori abbiamo dovuto darci da fare ben poco.
Nessuno dei ragazzi aveva letto il libro di Tolkien, e circa la metà non conosceva il film. Per questo motivo la classica pizzata di rimpatrio che si farà a fine estate contemplerà anche la visione del primo film della trilogia. Così anche il don se lo vede!
Il mio ruolo al campo è consistito prevalentemente nelle seguenti funzioni:
– preparazione degli spezzoni di film da mostrare per sottolineare alcuni concetti presentati (li caricherò su YouTube, penso)
– preparazione di una parte del materiale di ambientazione (i cartelloni delle razze e le lettere di Bilbo – vedi questo post)
– fare l’orco
– fare il dj per la sveglia la mattina con la musica
– tenere ovviamente il mio gruppetto di 10 ragazzi
– e intonare di tanto in tanto le canzoni di preghiera prima dei pasti e spiegare le regole dei giochi
– giocare a briscola.
L’ambientazione è venuta bene e credo che i ragazzi abbiano capito bene il nesso tra la storia e i propositi un po’ più da catechismo che ci abbiamo ficcato dentro. Consiglio dunque questo campo a chi dovesse scegliere ancora come organizzarlo in altre parrocchie.
Piccola annotazione a margine. Questo è stato il primo anno in cui i ragazzi mi hanno chiesto se ho Facebook, ma per la maggiore va ancora lo scambiarsi il contatto di Messenger per rimanere in contatto dopo l’estate. Intanto mi sono “conquistato” 4-5 nuovi amici su FB.
Nella foto un momento di relax giocando a carte.
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