Oggi a Innsbruck in stazione uno girava ripetendo con rapidità e senza pause di imbarazzo che lo hanno derubato dei soldi in treno e che magari lo si poteva aiutare con qualche moneta. Se avete mai messo piede in un treno austriaco capirete che è impossibile. Soprattutto non con i treni pieni come questa oggi. Che principiante! Conoscete invece quell’altro che a Verona chiede i soldi sul binario? La sua storia è molto più convincente, tanto che la prima volta glieli ho pure dati, pur col dubbio.
Per farla breve l’accattone è un ragazzo (se si chiamano ragazzi quelli sulla trentina) vestito abbastanza normale che gira a Verona sui binari con un biglietto del treno per Trento in mano e che dice che gli mancano 50 centesimi (a volte un Euro intero) per comprare il biglietto per Trento. Te lo dice indicando sul biglietto innescando in te l’idea che si tratta di una persona sincera che ti dimostra la sua sua affermazione con tanto di biglietto, deviando l’attenzione dal fatto che i soldi magari non gli servono effettivamente per andare a Trento. Nello stupore di quanto è sincero il ragazzo non ci pensi che ha già un biglietto in mano. (Poi ci sono i trucchi del mestiere: lui ovviamente nell’approcciarti ti viene così vicino e ti mette tanta pressione che non hai tempo di pensare. Anzi, glieli dai il prima possibile pur di cavartelo di torno. Ma è la storia che trovo interessante.)
Il dubbio che si tratta di una balla si dissolve quando il fatto si ripete per la ventesima volta. Durante la triennale a Bolzano tornavo spesso a casa in treno e si passa appunto per Verona.
Ecco, se girate in stazione a Verona sappiate che si tratta di un ragazzo che probabilmente ha problemi di memoria e che ogni volta che deve andare a Trento si dimentica gli spiccioli a casa. Just to let you know.
L’immagine sopra l’ho presa da qui.
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