Quattro chiacchiere sul suono

Oggi tra una foto e l’altra sono riuscito a scambiare quattro chiacchiere con il tecnico del suono della Deutsche Grammophon e gli ho chiesto spiegazioni di alcuni dettagli che avevo notato.

Il fatto che sul fondo della balconata della sala fossero stati emssi dei teloni di feltro mi pareva ovvio, dato che la sala è vuota si voleva ridurre la riverberazione "secca", ma perchè c’era un cassone dietro il contrabbasso? perchè i convertitori analogico/digitali dei microfoni sono in sala e alla regia ci vanno in fibra ottica che dista una trentina di metri dal palco?

La risposta è di finezza: si vuole evitare la riverberazione del contrabbasso contro la parete alle sue spalle, e la conversione digitale in sala serve per ridurre la lunghezza del cavo microfonico che comunque attenuerebbe il segnale e ottenere un suono il più possibile perfetto.

Per questo ci sono 5 microfoni sulla cantante (per quelli alti il tecnico ha misurato la distanza con un’asta per compensare il ritardo di propagazione…) e 5 microfoni puntati sul soffitto e sul retro dell’orchestra, per cogliere il suono nelle sue diverse intensità e poi in fase di montaggio, dosandolo sapientemente, ricostruire quanto si ascolta in sala.

Di sicuro vorrò ascoltare questo disco perchè ne imparo a conoscere tutti i dettagli ma la riflessione che facevo tornando a casa è che nel suono, come nel video, come in tutti i campi con cui entra a contatto, la tecnologia crea condizioni qualitative incredibili e nell’innalzare il gusto di chi guarda o ascolta impone a chi vuole realizzare prodotti in questi ambiti di ricercare livelli qualitativi eccelsi.

E’ la differenza tra una cosa banale e quella che, non sai perchè ma lo senti, ti fa sobbalzare sulla sedia.

Vai articolo originale: http://blog.gigitaly.it/2009/09/quattro-chiacchiere-sul-suono.html

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