Il fumo di sigaretta rappresenta un problema sempre più diffuso in Italia, con un 24,5% di adulti fumatori, e ha conseguenze gravi sulla salute pubblica. Nove diagnosi su dieci di tumore al polmone sono legate al consumo di tabacco, che nel 2023 ha portato a quasi 40mila nuovi casi. La campagna #SOStenereSSN, lanciata dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM), punta ad affrontare il problema introducendo un incremento di 5 euro sul costo dei pacchetti di sigarette, destinando i fondi raccolti al finanziamento del Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Questa misura potrebbe generare fino a 13,8 miliardi di euro all’anno, da utilizzare per sostenere i crescenti costi della sanità legati alle malattie fumo-correlate.
L’impatto del fumo in Italia
Attualmente, il 75-80% dei casi di tumore al polmone viene diagnosticato in stadi avanzati, riducendo notevolmente le possibilità di guarigione e aumentando i costi del trattamento sia per gli individui che per il SSN. Le patologie legate al fumo non si limitano solo al tumore al polmone, ma comprendono anche malattie gravi come le neoplasie di gola, esofago, pancreas, colon e vescica, oltre a problemi cardiovascolari e respiratori come infarto, ictus, asma e broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO).
Secondo AIOM, oltre 93.000 morti all’anno in Italia sono attribuibili al fumo di tabacco, con costi associati, sia diretti che indiretti, che superano i 26 miliardi di euro. Questi numeri allarmanti hanno spinto l’AIOM e altre istituzioni sanitarie a promuovere campagne volte a dissuadere i fumatori e sensibilizzare l’opinione pubblica sui pericoli del fumo, soprattutto in relazione ai costi per la società. L’incremento proposto del prezzo dei pacchetti di sigarette rappresenta una risposta concreta a questo problema.
Brescia e il fumo: un problema locale
Nella provincia di Brescia, la situazione riflette quella nazionale, con il 38% della popolazione adulta che si dichiara fumatore, come emerge da una recente indagine condotta dalla Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (LILT). I giovani rappresentano la fascia d’età più colpita dal fenomeno: il 53% dei fumatori ha un’età compresa tra i 18 e i 24 anni, un dato che scende al 24% per gli over 65. In generale, l’età media del primo contatto con il fumo è di soli 17 anni, spesso durante momenti sociali con amici e influenzati da fattori come la curiosità o la pressione sociale.
La spesa media per il fumo ammonta a circa 26 euro a settimana, pari a circa 1.300 euro all’anno, ma sale per chi fa uso di dispositivi elettronici, sempre più diffusi tra i giovani. Sebbene la sigaretta tradizionale resti il metodo più utilizzato, si osserva una crescita nell’utilizzo di dispositivi elettronici, un trend che potrebbe indicare una graduale transizione verso forme di consumo meno dannose, ma comunque costose e non prive di rischi.
Obiettivi della campagna #SOStenereSSN
La campagna #SOStenereSSN non si limita solo a proporre un aumento del prezzo delle sigarette, ma si propone di promuovere uno stile di vita libero dal fumo, attraverso una serie di iniziative mirate. Tra queste, un sito web informativo, un opuscolo scaricabile e uno spot pubblicitario che coinvolgeranno testimonials e istituzioni per sensibilizzare i cittadini sui rischi del fumo e sui benefici della prevenzione. L’obiettivo finale è ridurre il numero di fumatori in Italia, diminuire l’incidenza di malattie correlate e rafforzare il Servizio Sanitario Nazionale con nuove risorse finanziarie.
Vai articolo originale: https://www.bresciatomorrow.it/2024/10/04/quattro-bresciani-su-10-fumano-proposta-di-aumento-di-5-euro-sui-pacchetti-di-sigarette/