da corriere.it leggo:
Non «parte» l’udienza fissata a Milano nell’ambito del procedimento che vede Silvio Berlusconi e David Mills imputati per corruzione in atti giudiziari. Vista l’assenza dei legali di fiducia del premier, Nicolò Ghedini e Piero Longo – che nei giorni scorsi avevano fatto sapere di essere impegnati alla Camera – i giudici, dopo essersi riuniti in camera di consiglio, hanno deciso il rinvio al 27 settembre per impedimento legittimo.
E poi mi dicono che la giustizia è lenta!
Allora, visto che un accusato ha la possibilità di avere degli avvocati Deputati può godere del rinvio dell’udienza se questi risultano essere impegnati alla Camera.
In se per se non c’è niente di male. Anche se mi balza all’occhio il fatto che questo allunga i tempi del processo facendo avvicinare la prescrizione (il cui tempo è stato, se non ricordo male, accorciato rispetto al passato).
C’è poi da dire che ancor più strano è il fatto che l’accusato (che continua a dire di essere un perseguitato dalla giustizia comunista) è il capo assoluto del partito in cui sono stati eletti i suoi stessi avvocati (hei tutti e due poi, mica uno solo!) impegnati alla camera proprio il giorno dell’udienza.
Uno che vuole dimostrare la propria innocenza si credo comporterebbe in modo diverso. Quanto meno sceglierebbe avvocati meno impegnati!
Quanto prenderanno Nicolò Ghedini e Piero Longo di parcella? Mica per niente magari li incarico di seguire le mie rogne giudiziarie! Non si sa mai magari va tutto in prescrizione visto che sono così impegnati alla camera.
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