Non si dovranno trapiantare organi a quelle persone che abbiano un quoziente intellettivo al di sotto del punteggio 50. Nemmeno a chi abbia di recente tentato il suicidio. Anche in questo caso non ne vale la pena. Perchè la comunità dovrebbe dare un fegato a uno che ha cercato di uccidersi? E se lo fa un’altra volta? E’ uno spreco.
Perchè bisognerebbe dare un rene a una persona down, a un ragazzino con un deficit dell’intelligenza? Perchè lo chiede sua madre? Ma andiamo, su. Basta con questi buonismi pietosi. Si trapianta qualcuno che valga la pena trapiantare: i malati potenzialmente sani. I malati cronici no.
Un demente, un handicappato: che si trapiantano a fare, tanto sani non tornano. L’estensione del criterio a chi ha tentato il suicidio è se possibile persino più aberrante. E’ come stabilire per legge che non esista la sofferenza dell’anima, il dolore disperato e profondo – emendabile, tuttavia, chi non lo spera? E’ come stabilire nelle linee guida venete che la speranza non esiste. Chi tenta di uccidersi deve essere un malato di mente. Uno che lo farà certamente di nuovo. Col paradosso, lo spiega nella sua veste di medico Ignazio Marino, che chi tenta il suicidio ingerendo pasticche (da cui spesso discende la necrosi del fegato) non dovrebbe essere operato ma lasciato morire.
Le linee guida sono state scritte un anno fa, nel marzo del 2009. Ma solo in questi giorni l’American Journal of Transplantation ha pubblicato un articolo incredulo parlando del Veneto alla comunità internazionale, il medesimo assessore ha ritenuto di «rispondere a questo polverone» con una circolare interpretativa che fa parziale marcia indietro. Se nessuno ne avesse scritto – e nessuno, per un tempo lunghissimo, lo ha fatto – tutto a posto, avanti così. Sorgono spontanee alcune domande, pur senza disporre di un quoziente intellettivo straordinario. Per quale ragione i paladini delle crociate antiabortiste non insorgono? In che senso far intervenire la scienza per mantenere in vita una persona in coma irreversibile è più utile, giusto, etico che farlo per mantenere viva una persona viva? Dipende dal suo Q.I.? Se è questo il punto riprendiamo pure a parlare di selezione della razza: riprendiamo da
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