… ovvero della smentita al fantastico caso del tunnel della Gelmini e dei suoi neutrini. Riporto qui di seguito la nota che la minestra Gelmini ha diffuso, a seguito della polemica scatenatasi su internet dopo il famigerato comunicato stampa di cui vi ho parlato nel post precedente. «L’ufficio stampa del Ministero precisa che, ovviamente, il tunnel di cui si parla nel comunicato di ieri, non è per nessuna ragione intendibile come un tunnel che collega materialmente Ginevra con il Gran Sasso. Questo è di facile intuizione per tutti e la polemica è assolutamente strumentale. Il tunnel a cui si fa riferimento è quello nel quale circolano i protoni dalle cui collisioni ha origine il fascio di neutrini che attraversando la terra raggiunge il Gran Sasso. Alla costruzione di questo tunnel e delle infrastrutture collegate l’Italia ha contribuito con uno stanziamento oggi stimabile intorno ai 45 milioni di euro. Questa polemica è dunque destituita di fondamento ed è assolutamente ridicola».
Vi riporto anche un link verso l’articolo di Luca Dini (Direttore di Vanity Fair.it) a riguardo, con il quale sono assolutamente d’accordo. Insomma: non ci resta che decidere se quella della Gelmini sia stata una svista grave, ma svista, o se la sua piena e totale ignoranza sia in realtà quella della lingua italiana. Gli indizi ci portano a quest’ultima interpretazione: quello riportato qui sopra pare il vero significato da lei inteso, infatti la signora non ha padronanza della lingua nazionale, visto che pure la smentita è sgrammaticata: notata la virgola tra soggetto e verbo? Insomma, constatiamo la deficienza (leggi: mancanza di – ma anche no ), smettiamola di farle le pulci ogni volta, mettiamocela via, siamo onesti con noi stessi ed umili: a chi non scappa uno strafalcione, io non potrei certo scagliare la prima pietra! MA. Ma ovviamente non è così. Il primo comunicato è scritto male, molto male, l’interpretazione è ovvia e senza possibili fraintendimenti: “Alla costruzione del tunnel tra il Cern ed i laboratori del Gran Sasso, attraverso il quale si è svolto l’esperimento, l’Italia ha contribuito con uno stanziamento oggi stimabile intorno ai 45 milioni di euro.” – quindi o si ammette l’errore di lingua o quello di concetto, ma siamo veramente stufi di frittate rigirate, di stizze colpevoli, di code di paglia, di presunzione e di insulti alla nostra intelligenza. Perchè noi, cara MaryStar, ne abbiamo una. Certo, le tue scuse e quelle del PdL intero non potranno mai ripagare la devastazione compiuta ai danni di questo paese da una massa di ignoranti tronfi al governo, ma per una volta avresti potuto dimostrare la tua umanità, la tua vicinanza a noi comuni, fallaci mortali. Macchè, non sia mai. Vai per la tua strada, rapida come un neutrino, e speriamo che ti porti lontano (lontano, lontano, …) e che noi si possa, finalmente, intravedere la luce in fondo al tunnel.
Vai articolo originale: http://scrivoxvizio.wordpress.com/2011/09/26/quando-la-toppa-e-peggio-del-buco/