Nonostante un inizio ritardato a causa delle condizioni meteo imprevedibili di primavera ed estate, la stagione dell’olivicoltura nel territorio sebino-franciacortino si prospetta come una delle migliori degli ultimi anni. I produttori e gli hobbisti della zona, da Marone a Cortefranca, sono già al lavoro presso i nove frantoi attivi, pronti a trasformare il frutto di un’annata che si annuncia eccellente.
Le condizioni siccitose estive hanno favorito l’assenza della mosca olearia, un flagello per le olive in molte annate. “L’assenza di questo parassita è fondamentale,” ha sottolineato Nadia Turelli, membro di Coldiretti Brescia, “perché ci permette di ottenere frutti integri e ideali per un olio di qualità altissima, come da tradizione del nostro territorio.” Questo fenomeno ha permesso la maturazione di olive sane, perfette per la produzione di un olio che si preannuncia pregiato.
Attorno al Lago d’Iseo, i 380 ettari di oliveti accolgono circa 115 mila piante, principalmente della varietà leccino, che risulta particolarmente apprezzata nonostante sia afflitta da nuove patologie. Montisola e Marone, in particolare, spiccano per la densità di queste coltivazioni. Gli esperti di Coldiretti sottolineano la necessità di investire nella ricerca di nuove molecole per proteggere questa varietà e garantire continuità alla produzione, un aspetto che può attrarre nuovi agricoltori e hobbisti.
Dopo quattro anni caratterizzati da alti e bassi, la stagione in corso sembra invertire la tendenza, regalando una raccolta abbondante sia in termini di quantità che di qualità. “Quest’anno abbiamo avuto una fioritura straordinaria, anche se l’allegagione è stata limitata dalle piogge primaverili,” ha spiegato Turelli, che vede però nel raccolto attuale un’opportunità per stabilizzare il settore.
Per mantenere la qualità del prodotto, gli agronomi consigliano di portare le olive ai frantoi entro 24 ore dalla raccolta. Questo accorgimento aiuta a preservare le caratteristiche organolettiche dell’olio, assicurando un prodotto finale d’eccellenza. In questo modo, le aziende agricole locali possono contribuire alla crescita del settore, consolidando una tradizione che si tramanda di generazione in generazione.
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