Non era ieri la partita da vincere. Punto. Per tanti motivi. Certo, perdere incassando cinque gol in casa è troppo, ci mancherebbe, ma questa volta si ha davvero ben poco da recriminare.
In primis per l’impegno dei ragazzi che hanno provato a combattere come hanno potuto lo strapotere del Sassuolo. Inutile nasconderci, la differenza sulla qualità tecnica è stata disarmante. Non a caso il Sassuolo ha un monte ingaggi complessivo pari a quasi cinque volte quello del Brescia. Insomma, è di un’altra categoria. E di fatto, ieri sul campo si è visto.
Le sconfitte fanno sempre male potete dire voi ed è vero, assolutamente. Ma l’obiettivo del Brescia qual è? Fare un buon campionato, vedere verso marzo a che punto si è e poi sprintare per le posizioni alla portata. Difficile pensare alla promozione diretta. Questo Sassuolo sta ingranando ed è nettamente la squadra più forte, il Pisa ha un’ottima rosa e con Inzaghi ha trovato l’amalgama giusto, lo Spezia dopo aver steccato lo scorso anno si è ritrovato e corazzate come Cremonese, Sampdoria, Palermo, Frosinone e Salernitana a lungo andare usciranno dal loro torpore.
Quindi, non era ieri la partita in cui si doveva fare qualcosa di più. Specie se ti mancano pedine importanti come Galazzi, Bisoli e Moncini e in settimana Verreth e Olzer non si sono di certo allenati in modo continuo. Ma anche con la squadra al completo, diciamocelo, contro il Sassuolo di ieri, era difficile ipotizzare un altro risultato. Grosso poteva contare su gente come Berardi e Obiang, in panchina, e aveva in campo giocatori di categoria superiore. Avete visto Doig? Ecco, solo per tocco di palla, senso della posizione e accelerazioni sulla fascia può essere titolare in molte squadre di Serie A.
E poi, ci si lamenta per una cinquina subita, ma avete visto lo stadio? Ok la pioggia, ok l’orario un po’ scomodo, ok tutto. Ma 1860 paganti sono una miseria. E poi dovremmo puntare alla Serie A? La nostra realtà è purtroppo questa, non aggrappiamoci a finte scuse. Anche a Modena pioveva, e tanto purtroppo, ma il dato sugli spettatori recita 10123 presenti.
Se c’è da recriminare qualcosa quest’anno sono le partite contro Cittadella e Reggiana. Quelle sì. Due sconfitte che gridano ancora vendetta. La prima immeritata, per di più in superiorità numerica, l’altra frutto di una prestazione globale nettamente al di sotto delle aspettative. E quindi meritata, a differenza della prima citata. Il solco che si è scavato in classifica con le prime nasce proprio da quei due zero, non dal k.o. di ieri.
Quindi? Quindi niente, anzi “non fa niente”. Impariamo ad accettare queste sconfitte e apprezziamo comunque i lati positivi. Maran in conferenza stampa è sembrato comunque sereno, speriamo che lo sia anche Cellino nonostante i cinque gol (troppi, ripetiamo) subiti. Ma ripartiamo subito, reset e testa a Cesena. Quella sì, è una delle tante partite alla nostra portata e sono sicuro che il Brescia non la fallirà.
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