Presentato il Libro Verde “Made in Italy 2030”: consultazione pubblica avviata

Oggi, 16 ottobre 2024, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) ha presentato il Libro Verde “Made in Italy 2030”, un documento strategico volto a delineare le linee guida per la politica industriale italiana del prossimo decennio. L’evento si è svolto presso la sede del Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro (CNEL), alla presenza del Ministro Adolfo Urso e del Presidente del CNEL, Renato Brunetta, insieme a rappresentanti di Invitalia, Unioncamere, Confindustria, Istat e Banca d’Italia.

Consultazione pubblica e obiettivi strategici

La presentazione del Libro Verde segna l’inizio di una consultazione pubblica con stakeholder pubblici e privati, che si concluderà il 31 dicembre 2024. L’obiettivo è raccogliere input utili alla redazione del Libro Bianco, che sarà pubblicato nei primi mesi del 2025 e fungerà da guida per la nuova politica industriale italiana, allineandosi alle direttive della Commissione Europea e alle politiche comunitarie.

Il ministro Adolfo Urso ha dichiarato che il Libro Verde fornisce una visione strategica dello sviluppo industriale italiano, con un orizzonte che si estende fino al 2050. L’approccio vede lo Stato assumere un ruolo di “stratega”, pianificando l’allocazione ottimale delle risorse pubbliche per affrontare le sfide della triplice transizione: ecologica, digitale e geopolitica. Urso ha aggiunto che il ministero monitorerà costantemente i progressi del sistema produttivo e organizzerà un meeting annuale con investitori internazionali per attrarre investimenti e promuovere l’Italia come destinazione d’eccellenza.

Il ruolo del CNEL e la collaborazione interistituzionale

Il Presidente del Cnel, Renato Brunetta, ha espresso soddisfazione per la collaborazione con il Mimit, iniziata con un accordo interistituzionale firmato nel luglio 2023. Brunetta ha sottolineato l’importanza del Cnel come luogo di confronto per la società civile e i corpi intermedi, nonché punto di riferimento per lo sviluppo delle politiche industriali. La fase di consultazione avviata sarà essenziale per raccogliere i contributi di imprese, associazioni e istituzioni, con l’obiettivo di definire un piano d’azione condiviso e strategico.

Le sfide del sistema produttivo italiano

Il Libro Verde individua una serie di sfide e processi in corso che stanno influenzando l’industria italiana, come la deindustrializzazione legata all’iperglobalizzazione e la necessità di garantire autonomia strategica e sicurezza economica. Per affrontare questi temi, il documento propone 15 obiettivi strategici per guidare l’Italia verso il 2030. Tra gli obiettivi principali vi sono:

  • Consolidamento dell’Italia tra le prime dieci economie mondiali;
  • Tutela del modello produttivo del Made in Italy;
  • Riduzione dei divari di sviluppo economico tra Regioni;
  • Aumento dei livelli occupazionali e miglioramento della retribuzione;
  • Sviluppo di un’industria basata sul basso costo energetico, incluso l’utilizzo del nucleare di ultima generazione;
  • Promozione di imprenditoria nei settori emergenti come lo spazio e il mare.

Settori strategici e politiche per le imprese

Il Libro Verde individua inoltre i settori strategici dell’economia italiana, come la siderurgia, l’automotive, la farmaceutica, la difesa, l’aerospazio, la cantieristica e i due nuovi domini strategici dello spazio e del mare. Per rafforzare il tessuto imprenditoriale, in particolare le PMI, si propone un modello di politica industriale orientato alle filiere produttive. Viene inoltre suggerita l’istituzione di una Conferenza delle Imprese e delle Filiere, con l’obiettivo di rafforzare le interconnessioni tra i diversi settori e promuovere la collaborazione tra le PMI.

Foto Mimit

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