Presentata la “Carta del lago di Garda”

E’ stata presentata ieri 13 marzo a Torri del Benaco la Carta del Lago di Garda, in conclusione del convegno sul tema “Problematiche ambientali del lago di Garda. A promuoverla l’Assessore alle politiche ambientali Gian Carlo Conta e sottoscritta da Regio

Approfondimenti e proposte di risanamento” promosso dalla Regione Veneto, insieme ad ANSAC (Associazione nazionale per la sorveglianza e il controllo). L’intesa di programma è stata proposta dall’assessore regionale alle Politiche ambientali Gian Carlo Conta, che a nome dei colleghi della Regione Lombardia e della Provincia autonoma di Trento, assenti per problemi istituzionali, ha proceduto alla sottoscrizione dell’accordo di programma.
“Il protocollo che ho condiviso con i colleghi di Lombardia e Trentino è mirato alla soluzione di problematiche ben note – ha affermato l’assessore Gian Carlo Conta -. Serve per il Lago di Garda e per tutti i laghi veneti una legislazione complessiva, sul modello della legge 156/2006 che ho promosso e ottenuto per il Mare Adriatico. Me ne farò carico dalla prossima settimana in Giunta regionale, perché occorre avere un quadro normativo che permetta di sostenere dei piani strutturali a favore dell’ambiente e dell’economia del lago, quanto mai necessaria in questo periodo di crisi. Questa carta è perciò un primo passo importante, per unire le tre province interessate in un percorso integrato di interventi”. L’intesa è finalizzata alla tutela e allo sviluppo del lago di Garda attraverso interventi nei settori ambientale, energetico e turistico, in modo condiviso da parte degli Enti firmatari. A fronte della complessità ambientale ed economica del lago di Garda, l’esigenza di coordinare gli interventi è sempre più urgente: in particolare, l’auspicio del documento è che le tre regioni competenti, Veneto, Lombardia e Trentino, agiscano in modo coordinato a favore del patrimonio ambientale e dello sviluppo sostenibile delle attività produttive.
L’impegno è di ridurre progressivamente delle sostanze potenzialmente pericolose nei cicli produttivi e negli scarichi, la riduzione dei potenziali inquinanti di tipo diffuso, derivanti dal settore agronomico-zootecnico (nitrati e fosforo) nel bacino idrografico afferente al lago di Garda, il collettamento ad idonei impianti di depurazione di tutti gli scarichi idrici civili ed industriali, l’incentivazione della geotermia e del fotovoltaico, la valorizzazione degli aspetti turistici legati al sistema lago ed in particolare al potenziamento delle infrastrutture destinate ai servizi, la Certificazione Ambientale di Area quale strumento di corretta gestione del territorio e di partecipazione condivisa dei cittadini, la creazione di un sistema GIS di acquisizione ed organizzazione dei dati ambientali, turistici ed energetici dell’area, e la predisposizione di un piano di monitoraggio dell’efficacia degli interventi,

tratto da Redazione Gardanotizie.it

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