Il 12 settembre si è svolta la giornata nazionale senza sacchetti in plastica lanciata a fine luglio dalla MCS un po’ in sordina è stata accolta con entusiasmo da Porta la Sporta e proposta ad agosto nella homepage del sito.
In occasione della prima Giornata internazionale senza sacchetto in plastica, indetta per il 12 settembre su iniziativa della Marine Conservation Society (MCS), la campagna Porta la Sporta patrocinata dal WWF Italia, ha lanciato un invito a tutti i consumatori: munirsi di borse riutilizzabili e non usare sacchetti di plastica per tutta la giornata, ma anche nei giorni a venire. E’ un modo facile e assolutamente efficace per fermare l’abitudine insensata delle shopper monouso e ridurre le loro gravissime ripercussioni sull’ambiente, in attesa che anche in Italia ne venga vietato l’utilizzo, decisione prevista dall’Unione Europea entro il gennaio 2010 ma che l’Italia ha già rimandato al 2011.
Ogni anno vengono consumati nel mondo centinaia di miliardi di sacchetti di plastica (100 miliardi solo in Europa), utilizzati per una media di 10-20 minuti. Solo in Italia si consumano oltre 20 miliardi di shopper l’anno, una media di circa 400 per ogni cittadino italiano, ponendoci tra i primi consumatori al mondo. E tutto questo è associato a ingenti consumi di petrolio ed emissioni di gas serra, oltre che di altre sostanze inquinanti.
Ma non è solo questione di energia e di consumi. Finito il loro breve utilizzo, i sacchetti finiscono nelle discariche, ma anche dispersi nell’ambiente, nei boschi, nei mari, dove rimangono per centinaia di anni.
I tempi di degrado variano infatti, a seconda dello spessore della plastica e delle condizioni ambientali, da decenni a centinaia di anni. Quando poi finiscono nelle acque diventano veri e propri killer, in particolare per quelle specie marine che si nutrono di meduse e che spesso li confondono. Ogni anno migliaia di delfini, foche, tartarughe marine, balene, ma anche uccelli marini muoiono soffocati, strozzati o per irreparabili danni all’apparato digerente causati dall’ingestione di sacchetti.
Invertire questo trend e ridurre la “follia plastica” è possibile, basta un piccolo cambiamento nel proprio stile di vita: fare sempre a meno del sacchetto di plastica e degli imballaggi inutili (come quelli usati per frutta e verdura), usare sempre borse della spesa riutilizzabili in tela o altri materiali, inventando soluzioni creative per il trasporto dei propri acquisti.
E’ l’invito della campagna “Porta la Sporta” www.portalasporta.it , promossa dall’Associazione Comuni Virtuosi e patrocinata tra gli altri anche dal WWF Italia, che ha già coinvolto decine di Comuni, Province, Enti e Associazioni in tutta Italia, con adesioni in costante crescita. Un obiettivo accessibile a tutti i cittadini e un punto d’arrivo anche per la grande distribuzione, che hanno l’opportunità di promuovere stili di vita e abitudini di consumo sostenibili presso milioni di clienti.
Tra le iniziative virtuose che stanno promuovendo l’abbandono del sacchetto di plastica, il WWF ha sostenuto il percorso di Auchan, che dal 1 luglio ha bandito il sacchetto in polietilene dai 51 ipermercati dislocati in 11 regioni italiane, con un risparmio complessivo di 180 milioni di sacchetti in polietilene
e 30 milioni di sacchetti in plastica riciclata al 40% ogni anno.
Nel nostro piccolo anche noi di San Felice più Felice abbiamo pensato di affrontare questo tema. Abbiamo preparato un progetto che prevede vari step fino a giungere all’abolizione dei sacchetti in plastica sull’intero territorio comunale. "Do Spurtine" (scarica qui il progetto), questo il nome che abbiamo dato al progetto, è stato inviato al Comune di San Felice il 31 agosto 2009. Ad oggi non abbiamo ricevuto nessun tipo di contatto da parte dell’Amministrazione Comunale.
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