Il Garda Lake Music Festival giunge con grande energia ed entusiasmo alla metà del suo svolgimento con un poker di concerti cameristici di altissimo valore artistico.
Giovedì 14 luglio alle ore 21.30, presso la Spiaggia delle Muse, si terrà lo speciale concerto che vede affiancati, sullo stesso palcoscenico, i docenti delle masterclass – artisti di fama internazionale – e alcuni dei loro migliori allievi, giovani musicisti in via di perfezionamento già avviati sulla strada della professione. Marco Rizzi, Mirei Yamada, Alessandro Milani (violino), Danilo Rossi (viola), Asier Polo (violoncello) e Mario Montore (pianoforte) daranno vita, insieme ad alcuni giovani talenti selezionati, a due capolavori assoluti della storia della musica: l’Ottetto per archi op. 20 di Felix Mendelssohn, per 4 violini, 2 viole e 2 violoncelli, e il Quintetto in mi bemolle maggiore op. 44 di Robert Schumann per pianoforte, 2 violini, viola e violoncello.
Venerdì 15 luglio – sempre sulla Spiaggia delle Muse alle 21.30 – il Garda Lake Music Festival ospiterà uno speciale concerto con protagonisti Danilo Rossi, storica prima viola dell’Orchestra del Teatro alla Scala, solista e camerista dall’eccezionale carisma, e The New Gipsy Project, ensemble composto da Albert Florian alla fisarmonica, Marian Serban al cymbalom e Nicolae Petre al contrabbasso. Il progetto nasce dall’idea di Danilo Rossi di unire la tradizione musicale gipsy con il repertorio dei grandi compositori romantici e contemporanei che si sono ispirati alla musica folk e tradizionale gitana. Grazie alla curiosità di giganti quali Dvóřak, Brahms, Bartók, ma anche di altri grandi compositori poco conosciuti in Europa Occidentale, quali Dinicu ed Enescu che hanno attinto a piene mani dalle melodie balcaniche slave e rumene, oggi è possibile ascoltare capolavori che hanno valicato i confini degli stati diventando patrimonio collettivo. Questo progetto è quindi un percorso visionario che, partendo dai capolavori classici in un funambolico salto nel tempo, vuole immaginare il momento in cui questi grandi musicisti sono venuti a contatto con la musica folk che li ha ispirati.
Sabato 16 luglio alle ore 21.00, presso il Castello di Padenghe, saranno di scena i partecipanti alla masterclass di musica da camera tenuta da Avos Project, che eseguiranno un programma cameristico per archi e pianoforte che prevede, tra gli altri, il celebre Quintetto in fa minore per pianoforte e archi. Avos Project – Scuola Internazionale di Musica nasce dalla volontà di far confluire in un grande polo culturale, situato in pieno centro a Roma, alcune tra le figure più importanti del panorama musicale internazionale con lo scopo di offrire ai giovani talenti la più vasta scelta possibile dal punto di vista formativo e di esperienza musicale. Dal nucleo principale del progetto (il corso biennale di Musica da Camera) nascono percorsi formativi completi per tutti gli strumenti con l’idea della collegialità dell’insegnamento, principio alla base della poetica di Avos, unitamente al riconoscimento del talento degli allievi ed alla bellezza come unica vera forza capace di muovere il desiderio che tutti abbiamo, o dovremmo avere, di migliorarci.
Domenica 17 luglio alle ore 21.00, al Castello di Desenzano, tornano protagonisti i maestri del festival, con il trio formato da Luca Milani al clarinetto (primo clarinetto solista dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai), Luca Ranieri alla viola (prima viola solista dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai) e Roberto Arosio al pianoforte (camerista e maestro collaboratore tra i più richiesti a livello nazionale e oltre). Questo trio d’eccezione eseguirà il Trio dei Birilli di Wolfgang Amadeus Mozart, le Märchenerzählungen op. 132 (Racconti fantastici) di Robert Schumann e alcuni dagli Acht Stücke di Max Bruch.
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