Cominciamo con una battuta: Ecco qual’è il vero lavoro di Cota, Presidente della Regione Piemonte.
“Sulla Stampa di oggi, a pagina 3, trovate una foto particolare”, scrive Jacopo Iacoboni sul sito del quotidiano.
La foto ritrae un momento della conferenza stampa tenuta ieri alla prefettura di Vicenza dalla delegazione del governo, composta dal presidente del consiglio Silvio Berlusconi e dal ministro Umberto Bossi, insieme al presidente del Veneto Luca Zaia e quello del Piemonte Roberto Cota. Bossi fuma tranquillamente il sigaro, noncurante del fatto che si trova in luogo chiuso e aperto al pubblico (anche il Giornale di Vicenza e il Gazzettino pubblicano altre foto di Bossi in prefettura col sigaro acceso). Il presidente del Piemonte, Roberto Cota, beh, gli regge il posacenere. (Fonte: ilPost.it)
Sono appena tornato dal Veneto dilaniato dalle inondazioni di pochi giorni fa. Ho trovato un popolo, la mia gente, abattuto e con il morale sotto ai piedi. Sono sbigottiti perchè quanto accaduto è accaduto proprio a loro, alla locomotrice del Paese. Per un popolo che si sente un gradino sopra gli altri questa storia lascia il segno. Non sanno darsi pace e sono molto incazzati.
Incazzati perchè sono stati abbandonati. Abbandonati dalle Istituzione Romane e abbandonati dai loro referenti politici. Non è un caso che la Lega abbia “annusato” questo malumore e tardivamente ieri si sia presentata in massa nelle aree alluvionate. C’era anche Renzino Bossi che, oltre a percepire 10mila euro (spero di non sbagliare in difetto) come stipendio da consigliere regionale lombardo (e altri incarichi, sempre se non ricordo male) non si capisce cosa faccia quanto meno cosa ci facesse ieri in prefettura (a che titolo era li presente?).
Comunque sia questa sarà una dura prova per la Lega. Zaia ha dichiarato, in una intervista telefonica a RadioRai, che i danni ammontano a 1 miliardo di euro. Roma (Berlusconi e Bossi) hanno stanziato 10 (per aggiornamento) 300 milioni di euro per il Veneto. Il resto? Ce li metteranno i veneti di tasca propria, come sempre.
Qualcuno però inizia a farsi delle domande Qualcuno è più esplicito come Bepi De Marzi, compositore e organista, personaggio leggendario della cultura veneta:
Bastavano, come aveva la Serenissima, quattro “savi alle acque”, ma adesso abbiamo i savi alle sagre. I leghisti si occupano di sagre e dialetto, delle cose sciocche di un’identità inventata.
Poenta e oxei (polenta e uccelli) per questi politici è più importante che controllare quanto e dove si costruisce., è più importante che far rispettare le regole. Pochi o nessun controllo deve esserci stato se anche il Presidente della Repubblica (che si è fatto vivo con gli alluvionati subito, contrariamente ai gloriosi leghisti) è arrivato a dire che che i disastri ambientali ci sono anche perchè non si rispettano le regole.
Ma chi ha governato negli ultimi 20 anni il Veneto? I Comunisti, ovviamente.
Speriamo che i Veneti, figli della gloriosa Repubblica Veneta, sappiano reagire a questa catastrofe, ma sopratutto sappiano dare un calcio in culo a questi politicanti incapaci di affrontare le sfide che la contemporaneità ci presenta quotidianamente.
Evviva Venexia!
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