L’aperitivo? I gardesani bevono il pirlo con il limoncello, solo che non lo sanno. Sembrano saperlo, invece, numerosi stranieri che per l’happy hour scelgono quella che secondo loro – ma proprio solo secondo loro – è la bevanda tipica dell’aperitivo in salsa gardesana: il pirlo, appunto, ma nella stravagante (e raccapricciante) versione corretta con il liquore al limone.
Tra i tantissimi visitatori che raggiungo le coste del Benaco in questa calda estate c’è chi è più preparato, che magari distingue al naso un’etichetta da un’altra e chiede, chissà, due fettine di salame morenico di Pozzolengo, e chi, invece, con costumi e parei in valigia si porta gli stereotipi dell’italianità più diffusi nel proprio Paese. Basta far due chiacchiere con un ristoratore qualsiasi per rendersi conto di quanto alcune stranezze, che è possibile notare osservando qualche turista seduto ai tavoli di un bar, siano invece da loro prassi consolidate nell’Italia che li sta ospitando.
Gli esempi sono infiniti e si potrebbe scrivere un libro. Ma quello principe e più banale è il cappuccino, bevuto a qualsiasi ora del giorno e della notte, a qualsiasi temperatura esterna e in accompagno a qualsiasi cibaria. Gli italiani, poi, di sicuro non sanno che uno tra i piatti tipici del Belpaese sono le «fettuccine Alfredo». Cosa che invece sembra sapere un buon numero di tedeschi, che le ordina al cameriere quasi fossero uno spaghetto all’amatriciana. Sono, in realtà, dignitose fettuccine condite con una salsa al parmigiano e prezzemolo, ma di certo non assimilabili per storia e tradizione a una lasagna.
Il menù tipico di una famiglia russa? Riso di mare arricchito con una spolverata abbondante di parmigiano e tè nero bollente per mandarlo giù. Formaggio, come se piovesse: spolverato ovunque, perché così si fa in Italia, anche e soprattutto sul pesce. Aglio chiesto in aggiunta per ogni piatto anche da insospettabili ragazzine in shorts che lo chiedono sulla pizza: parola d’ordine, «garlic». La pizza è un capitolo particolare: molto in voga, dalle nostre parti, sembra essere la celebre «Pepperoni pizza». Ma se il pizzaiolo si azzarda a portare una classica pizza coi peperoni, sono guai, perché il cliente si aspetta una diavola. E non c’è menù plurilingue che tenga per dipanare la questione.
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