Oggi, vista la coda che c’era in mensa siamo andati in quattro al Pippo per pranzo. C’ero stato solo una volta, prima di oggi, a vedere un pizzosissimo lunghissimometraggio su Woodstock. Di bello c’è stato che ci hanno offerto il popcorn a metà… e che il film poi è finito, ma questa è un’altra storia (ormai già perfettamente riassunta). Dicevo, oggi siamo andati a pranzo al Pippo, dove con 5 euro ci hanno offerto due canederli al formaggio, lenticchie e pesce, accompagnati da acqua e una rosetta. Il pranzo è organizzato dalla cooperativa Le Formiche con prodotti biologici o equo-solidali.
Un pasto senza pretese, che difficilmente riesce a competere in rapporto prezzo/quantità con il cibo sovvenzionato per il 40% dalla Provincia che ci danno in mensa universitaria, ma quando ormai stanno per chiudere ti permettono di fare il bis con quello che resta.
L’ambiente è veramente carino: c’è un pincanello (aka biliardino o calcetto), la musica e qualche giornale a disposizione per chi volesse. Ci sono un po’ di ggiovani. Anzi, tutto è ggiovane lì, perché è un centro per ggiovani, guarda caso.
Un pasto senza pretese, che difficilmente riesce a competere in rapporto prezzo/quantità con il cibo sovvenzionato per il 40% dalla Provincia che ci danno in mensa universitaria, ma quando ormai stanno per chiudere ti permettono di fare il bis con quello che resta.
L’ambiente è veramente carino: c’è un pincanello (aka biliardino o calcetto), la musica e qualche giornale a disposizione per chi volesse. Ci sono un po’ di ggiovani. Anzi, tutto è ggiovane lì, perché è un centro per ggiovani, guarda caso.
Il posto è a metà del parco del Talvera sulla sponda Gries.
È quello che speravo facessero a Desenzano al Punto Giovani.
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