Marina ha imparato alcune cose interessanti dalla cerimonia di oggi.
Se il morto è un uomo, a guidare il corteo sono tutti i partecipanti di sesso maschile, poi il feretro, la famiglia e poi le donne.
Se invece la salma è quella di una donna il corteo si inverte con le donne davanti e gli uomini dietro.
Pochi fiori, coroncine semplici ma che viste da vicino mostrano tutta la ricchezza dei dettagli della flora dei boschi e dei prati di questi posti.
Le soste mi hanno colpito: prima al Passo, poi alla partenza del corteo a Sesto, poi a metà paese e infine in chiesa.
Quasi si volesse ritardare il cammino o comunque non renderlo frettoloso.
E poi il bel gesto dell'ultimo saluto: sul cappello da montagna tanti avevano un rametto di abete che veniva intinto nell'acqua santa e poi gettato sul feretro.
Un gesto pieno di senso.
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