Peschiera propone compensazione per il Garda a “danno” apertura scolmatore Adige-Garda

Corretta la decisone della Regione Veneto di aprire lo scolmatore, visto i possibili rischi imminenti su Verona e limitrofi, nella notte tra il 29 e 30 Ottobre. Anzi, il lavoro svolto in prima persona del Presidente Zaia e Assessore all’ambiente Bottacin é stato un esempio di cosa vuol dire amministrare per il bene del territorio.

Anche per questo, in data 2 Novembre, il comune di Peschiera del Garda ha ufficialmente chiesto, con un documento alla Regione Veneto, Lombardia, Provincia Autonoma di Trento, AIPO e Autorità di Bacino di Adige e Po’ un incontro per valutare l’opportunità di chiedere una compensazione per il Garda a “danno” della apertura dello scolmatore Adige-Garda.

Serve redigere uno studio a lungo termine per valutare scientificamente il possibile danno al Garda e poterlo così compensare, in caso. Se da una parte l’emergenza cessa fortunatamente nell’immediato, il Garda deve invece fare i conti con qualcosa ancora di difficile quantificazione. Bisogna esigere equilibrio per cui, chi ha avuto aiuto in questa emergenza, passata grazie al Garda senza danni, parlo di Verona città per esempio, ora riconosca il giusto ristoro in termini economici per pagare studi scientifici sull’interazione dei fanghi e delle acque, entrate nel Garda a salvaguardia della sicurezza di persone e cose e anche magari un ripopolamento preventivo di specie ittiche…ma sarà tutto più chiaro e definito dopo uno studio che certifichi cosa e quanto serve fare per il bene del nostro lago.

Inoltre ringrazio AIPO per l’egregio lavoro svolto con i livelli del Lago, garantendo ottimi volumi di acqua per tutta la stagione estiva, che si sono dimostrati anche più che idonei ad assorbire, senza alcun disagio e rischio, l’arrivo delle acque dell’Adige.

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