Pesca al siluro: catturati oltre 135 esemplari, ma la battaglia è ancora lunga

Il secondo anno consecutivo di operazioni di pesca al siluro ha prodotto risultati incoraggianti, ma la strada verso una soluzione definitiva rimane lunga. Gli esperti stimano che potrebbero essere necessari ancora diversi anni prima di raggiungere un impatto significativo. Da gennaio a oggi, otto pescatori professionisti, supportati dai sub di Iseo e dall’impresa Graia, hanno catturato 135 esemplari di siluro nelle acque del lago d’Iseo e nella Riserva delle Torbiere, per un totale di 14 quintali e mezzo di pesce rimosso. Gli esemplari più piccoli pesavano tra gli 8 e i 10 chilogrammi, mentre quelli più grandi arrivavano fino a 50 chilogrammi. Questo quantitativo si somma ai 15 quintali prelevati lo scorso anno, portando il totale a circa 3 tonnellate di siluri rimossi.

L’importanza della pesca al siluro

Secondo il presidente della Riserva delle Torbiere, Flavio Bonardi, l’obiettivo principale di questa operazione è favorire il ripopolamento delle specie ittiche autoctone del lago, come la tinca, il salmerino, l’anguilla, la scardola e l’alborella, che stanno subendo un declino anche a causa della presenza massiccia di siluri. Le attività di rimozione sono iniziate lo scorso inverno con l’uso dell’elettrostordimento nelle vasche della Riserva, condotto dall’impresa Graia, e sono proseguite in primavera con le operazioni di cattura condotte dai pescatori e dai sub.

Uno dei pescatori coinvolti ha osservato una diminuzione nella dimensione media dei siluri catturati, il che potrebbe indicare una riduzione della popolazione dei grandi esemplari, notoriamente più voraci.

Le aree di intervento

Le operazioni di pesca si sono concentrate lungo le rive, in particolare da Sarnico a Sulzano, dove il predatore viene attirato nelle zone di riproduzione di altre specie ittiche, come il luccio, il persico e la sardina, che i siluri attaccano durante la fase di frega e deposizione delle uova.

Le attività di cattura dei siluri si svolgeranno in un arco di tre anni, dal 2023 al 2025, con un finanziamento di 90.000 euro garantito dalla Regione Lombardia. Il progetto è il frutto di una collaborazione tra l’ex presidente della Riserva, Gianbattista Bosio, e il consigliere regionale Diego Invernici. Con questi fondi sono stati coperti i costi per la ditta specializzata, i subacquei e l’acquisto di reti a maglia larga, progettate per consentire la fuga delle specie di piccola taglia accidentalmente catturate.

Il futuro dell’eradicazione

Flavio Bonardi ha sottolineato l’importanza di proseguire con i finanziamenti dopo la conclusione del triennio attuale. “Se l’eradicazione non proseguirà anche dopo il 2025, rischiamo di vanificare tutto il lavoro svolto finora, permettendo ai siluri di ricostituire la loro popolazione”, ha avvertito il presidente.

Vai articolo originale: https://www.bresciatomorrow.it/2024/10/13/pesca-al-siluro-catturati-oltre-135-esemplari-ma-la-battaglia-e-ancora-lunga/

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