Non un semplice restauro, ma una profonda riqualificazione paesaggistica, botanica, architettonica e funzionale. È quanto si prevede per lo storico Parco Bernini, risalente alla metà del 1800 e originariamente annesso a Villa Bernini Hosak.
Il parco urbano, posto nel centro storico di Toscolano, tra la Gardesana e via Trento, diventerà, con l’annessa limonaia storica, il cuore pulsante dell’Ecomuseo della Valle delle Cartiere, il luogo dal quale prenderanno vita i percorsi di visita ambientali e culturali del museo a cielo aperto che comprende l’intero territorio comunale, istituito e riconosciuto dalla Regione nel 2008. È un progetto ambizioso, oltre che impegnativo dal punto di vista finanziario: sono infatti in programma opere per quasi 1,6 milioni di euro, per un milione finanziate dalla Regione.
I tempi sono serrati: «La gara d’appalto – dice l’assessore Ermanno Benedetti – è in corso. Le ditte devono presentare offerte entro i primi di gennaio. Dopo 30 giorni, l’inizio dei lavori».
Come sarà
Cantiere al via a febbraio, dunque, con previsione di fine lavori dopo cinque mesi. Come detto non si tratta di una semplice riqualificazione, ma di un intervento strategico di valorizzazione dell’Ecomuseo. Nel parco è previsto un percorso anche sensoriale, con cartellonistica e totem supportati da app per fornire al visitatore una visione globale e sintetica dell’Ecomuseo toscomadernese e riassumerne le principali attrattive.
«Il Parco Bernini – spiega la relazione – è destinato a diventare il luogo di partenza di tutte le visite ecomuseali, il luogo dove il visitatore percepisce e recepisce il valore globale dell’ecomuseo, il luogo di sintesi dell’essenza dell’ecomuseo, il luogo ove nasce la curiosità per le visite ai singoli siti ecomuseali».
Tipicità
Il parco sarà attrezzato per eventi, mostre e concerti. Altro elemento rilevante del progetto è la riqualificazione della limonaia storica del parco, che consentirà di completare l’Ecomuseo con un elemento caratterizzante la tradizione del territorio di Toscolano Maderno e dell’Alto Garda. Saranno inoltre riqualificate le aree gioco per bambini e sistemato il chiosco bar. E ovviamente verranno valorizzati gli alberi monumentali. Qui si trova uno degli alberi più grandi del lago: un cedro dell’Himalaya di 34 metri, con una circonferenza del tronco di 5,7 metri.
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