Domani voto per le primarie del centrosinistra. Sono molto contenta di poterlo fare con la speranza che davvero serva a cambiare le cose. Mi pare che queste primarie abbiano già contribuito ad iniziare pian piano a modificare questo paese: è diverso, per esempio, il modo in cui si parla di politica e ad essa si partecipa. E’ cambiato grazie all’ingresso in campo del candidato che voterò, che ha dato uno scossone al proprio partito e al possibile futuro per l’Italia. E’ un candidato giovane, più di me, un candidato controverso – più per convenienza dei suoi detrattori, che per curriculum politico e personale. E’ un candidato EFFICACE, quello che, quella gran brava persona che è Bersani – e con lui la dirigenza del PD, che è la stessa di tutto il “berlusconismo” e resiste ancora oggi – purtroppo non è stato. E non ho nessun motivo di credere che le stesse persone faranno qualcosa di diverso, stavolta. Follia è credere che la stessa strada porti ad un risultato differente – diceva Einstein, se non sbaglio. Quindi, dopo 20 anni, i tempi sono maturi per smettere di dare deroghe a rappresentanti, che hanno superato i mandati imposti dalle regole stesse del loro partito, proprio perchè il modo in cui hanno trattato la materia politica, non ha espresso risultati eclatanti, motivazioni per le quali derogare alla fine del loro mandato, per lasciarli in campo a completare il lavoro. No, è tempo di cambiare facce e nomi: significa cambiare teste pensanti, avere il coraggio di dare fiducia a chi oggi ha entusiasmo, idee e sa fare squadra, sa iniettare novità, senza promettere ricette miracolose. Per me questa persona oggi è Matteo Renzi: non trovo nulla di belusconiano nell’essere un efficace comunicatore: per governare il paese bisogna vincere, farsi conoscere, far conoscere l’Italia che si rappresenta. Berlusconi ha imbonito raccontando di miracoli poco credibili da subito – Renzi parla di duro lavoro, di necessità di collaborazione, di innovazione, ma non promette nulla, semplicemente, si presenta e ci chiede di partecipare. E non trovo nulla di irrispettoso nella “rottamazione” di una classe politica purtroppo vecchia e inglosriosa: la stessa che era presente agli albori del Berlusconismo ed il cui lavoro ci ha portato dove siamo oggi. Soddisfatti? Renzi rappresenta l’Italia degli amministratori locali, che, lavorando a stretto contatto con la gente, sono DENTRO il quotidiano dei cittadini, e non, ormai da troppo tempo, dentro a palazzi, che con la realtà dell’Italiano medio non hanno nulla a che vedere. Voto Renzi perchè, nonostante le accuse strumentali, in realtà è l’UNICO ad aver presentato un programma! La gente spesso si accontenta delle accuse, dove c’è fumo c’è arrosto, eppure in questo caso è vero l’esatto contrario. Voto Renzi nonostante la faccia da ciellino, la campagna elettorale a stelle e strisce, lo voto per tutti i motivi per cui non ho mai votato Berlusconi: perchè lo trovo credibile, trovo che ci sia più sostanza di quello che appare, trovo ci sia molto da ascoltare attentamente in quello che dice e che fa, e lo ascolto e lo osservo da ben più delle ultime settimane di campgna elettorale. Domani, dopo 20 anni, vado a votare con una vera speranza – e questa cosa mi commuove, vi dirò… e devo dire grazie a Renzi (anche per essermi potuta iscrivere online!). Auguro a Bersani, Puppato, Tabacci e Vendola (che davvero sono comunque l’espressione migliore della sinistra odierna) di affiancare Renzi e tutta la squadra che rappresenta, nel guidare l’Italia verso un domani concreto. Se razionalizziamo questo paese dalle infinite risorse, possiamo molto. L’Italia può persino influire sul futuro dell’Europa e del mondo, ma solo se cambia profondamente. Ecco perchè, domani voto per chi secondo me meglio rappresenta il cambiamento possibile. Se pensate anche voi che la presenza di Matteo Renzi nella politica italiana ci possa permettere un cambio di passo, una benvenuta innovazione, sostenetelo alle primarie: paradossalmente credo che abbia più possibilità di vincere le elezioni politiche del 2013 di quante ne abbia di vincere queste primarie, perchè “l’usato sicuro”, dopo anni di una politica vistosa e vuota, ci pare rassicurante. Sì, se vogliamo restare dove siamo. Ma se siamo disposti a smettere di delegare ed a scendere in campo, anche personalmente, attraverso scelte poco convenzionali e nuovi percorsi, andiamo a votare alle primarie del centrosinistra, quale che sia la nostra provenienza di campo: http://www.primarieitaliabenecomune.it/ Registrarsi è semplice – certo, non fare niente ancora di più. Io ci credo abbastanza da provarci e spero di non essere troppo sola…
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