Diverse vicende stanno interessanto la cittadina di Montichiari, comune che conta più di 20.000 abitanti. Il Sindaco Elena Zanola, stampo leghista doc, è paladina delle rigide politiche anti-immigrazione e l’ultima vicenda riguarda la mancata assegnazione della cittadinanza agli stranieri. La posizione della prima cittadina è chiara: se non hai un reddito fisso che ti permetta di vivere nella comunità, io non mi assumo l’onere di fornirti i servizi. In un periodo di crisi con i comuni spremuti all’osso, senza i.c.i., il problema dei finanziamenti non fa dormire la notte molti amministratori. La tentazione di stringere le maglie è quindi legittima, ma richiedere come requisito un contratto a tempo indeterminato è eccessivo e pregiudizievole. Nel mondo del lavoro oggi i contratti “atipici” sono molto utilizzati, quando si è in regola, ed è discriminatorio trattare come cittadini di “serie B” chi non ha la fortuna di un posto fisso. Una sentenza ha ristabilito l’ordine nel Comune di Montichiari, si spera che con la stessa energia il Sindaco Elena Zanola batterà cassa, in Regione e a Roma, contestando i continui tagli ai trasferimenti verso i comuni che stanno attuando i governi di centro-destra.
Questo episodio di “residenza creativa” arriva dopo il polverone sollevato dal divieto a manifestare il 25 aprile e il 1° maggio. Si trattava di leggere i primi dodici articoli della Costituzione «accompagnati da alcuni brani musicali», mentre per il primo maggio si chiedeva di poter organizzare un concerto. Il Sindaco ha negato l’autorizzazione, dando la stessa motivazione per ambedue le manifestazioni. «Come da prassi consolidatasi negli ultimi dieci anni gli spazi pubblici non vengono utilizzati dai partiti per manifestazioni politiche di alcun genere, ad eccezione delle occupazioni per i comizi ed i gazebo in occasione della propaganda elettorale». Anche in questo caso un comportamento eccessivo e pregiudizievole da parte del Sindaco, ricordo che il Primo Cittadino rappresenta una comunità non solo una parte della stessa, negare lo spazio pubblico è in contrasto con l’art. 21 della Costituzione, ovvero ogni cittadino è libero di manifestare con ogni mezzo le proprie opinioni. La memoria corre ai libri di storia e al “divieto di assembramento” imposto dal governo fascista. Io personalmente ci sarò il 25 a Montichiari e invito tutti voi ad esserci.
Un altro invito è di partecipare alla manifestazione che toccherà le piazze monteclarensi per dire no all’allevamento di cani da vivisezione situato proprio a Montichiari. Il “GreenHill” produce 2.500 cani per i laboratori ed è una delle realtà più grandi e ben avviate nel suo settore, tanto da presente un progetto per raddoppiare la produzione. Ad oggi le nuove tecnologie, come i test in vitro o la tossicogenomica, permettono di sostituire la sperimentazione sugli animali con metodi realmente scientifici, affidabili e, per giunta, molto più rapidi e meno costosi. Inoltre con la direttiva “REACH”, varata nell’estate 2008, l’Unione Europea sollecita l’utilizzo dei metodi alternativi, si potrebbero salvare almeno quattro o cinque milioni di animali. Sabato 24 io ci sarò. Porterò anche Stella, il cane che ho adottato al canile di Desenzano, e porterei anche Baloo, un meraviglioso gatto che ho appena adottato al gattile di Desenzano, ma credo che gatti e guinzagli non siano compatibili. Chi condivide le giornate con un amico a quattro zampe non può restare indifferente, sarebbe bello gridare e abbaiare tutti insieme il nostro dissenso.
Vai articolo originale: http://andreavolpi.blogspot.com/2010/04/per-la-liberta-montichiari.html