Pep Guardiola e il legame con Brescia: un viaggio tra ricordi e commozione

Nonostante la sua carriera stellare , Guardiola ha dimostrato quanto forte sia il suo legame con il Brescia , evocando commozione mentre ricordava figure centrali della sua esperienza italiana: l’ex presidente Gino Corioni e l’allenatore Carlo Mazzone , che ha segnato profondamente la sua permanenza nel club. Guardiola , ospite nella trasmissione del 13 ottobre, ha parlato con nostalgia di quegli anni, sottolineando quanto quella parentesi di provincia lo abbia formato non solo come giocatore, ma anche come uomo.

Durante la puntata, un momento di particolare emozione si è avuto con l’apparizione di Roberto Baggio , con il quale Guardiola ha condiviso il campo a Brescia. Descrivendo Baggio come “il giocatore più forte con cui abbia mai giocato”, Pep ha confessato la sua ammirazione per l’ex numero 10 , tanto da desiderare di aver potuto essere suo compagno di squadra per più anni.

L’aneddoto su Mazzone e Baggio ha poi suscitato ilarità, con Guardiola che ha ricordato l’iconico episodio del 30 settembre 2001, quando Mazzone corse sotto la curva dell’Atalanta per protestare, consolidando il suo legame con l’allenatore romano. Tra ironia e affetto, Guardiola ha definito Mazzone una figura centrale nella sua esperienza bresciana, elogiandone il carattere e l’approccio diretto.

Il rapporto con la città di Brescia è un altro aspetto centrale dei ricordi di Guardiola: “Non sono pentito di avere scelto una realtà di provincia dopo Barcellona,” ha detto, rievocando con affetto l’ambiente e le persone che ha incontrato durante quegli anni . Nonostante la diversa pressione rispetto ai grandi club europei, Guardiola ha descritto le vittorie con il Brescia come gioie immense , molto più intense di quanto si potesse immaginare.

Guardiola ha parlato anche della sua passione per la musica italiana , ricordando come abbia imparato l’italiano grazie alle canzoni di Francesco De Gregori, ascoltate mentre si recava agli allenamenti. Nel corso della serata, ha ribadito il suo amore per Brescia, tornando spesso in città per visitare gli amici che ha lasciato lì.

Il Brescia di quegli anni, sotto la guida di Mazzone , rappresentava un’esperienza unica per Guardiola, che si sentiva parte di un gruppo che, pur lottando per la salvezza, aveva un valore umano inestimabile. Un’esperienza che Pep porterà sempre nel cuore, insieme al rispetto e all’affetto per Baggio , che considera non solo un grande calciatore, ma anche una persona eccezionale.

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