Il Pederzoli, unico centro in Veneto ad effettuare l’alcolizzazione settale, si conferma all’avanguardia nella cardiologia. Questa procedura innovativa permette di curare la cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva senza dover ricorrere al bisturi e può prevenire l’impianto di defibrillatori automatici o una terapia farmacologica massiva.
La cardiomiopatia ipertrofica è una malattia congenita che provoca un ispessimento del setto, il muscolo che divide la cavità destra e sinistra del cuore, alterando il flusso di sangue. Spesso non viene diagnosticata a causa dell’assenza di sintomi e permette di condurre una vita normale. Tuttavia, può manifestarsi con aritmie o sintomi da ostruzione all’efflusso del sangue dal ventricolo sinistro, come vertigini e svenimenti, scompenso cardiaco o ischemia miocardica.
La procedura mininvasiva dell’alcolizzazione settale consiste nell’iniezione di alcool medicale in un ramo coronarico che irriga la porzione di setto responsabile dell’ostruzione. Questo provoca un piccolo infarto controllato che assottiglia il setto interventricolare e migliora l’ostruzione all’uscita del sangue dal ventricolo. I pazienti possono tornare alla loro vita normale nel giro di pochi giorni.
L’Ospedale Pederzoli a Peschiera del Garda è uno dei pochi centri in Italia ad offrire questa procedura altamente specializzata. L’equipe di cardiologia interventistica, guidata dal professor Imad Sheiban, ha recentemente eseguito con successo l’alcolizzazione settale su una paziente sintomatica. Il reparto di cardiologia dell’ospedale è diretto dal dottor Filippo Leonardo e si conferma sempre più all’avanguardia nel panorama veronese, veneto e italiano
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