40,3 è la percentuale dei politici di professione sul totale dei candidati a un seggio europeo per il Partito Democratico.
Il doppio del PDL, quattro volte la lista Bonino-Pannella, quelli della Lega moltiplicato per cinque.
Remunerare l’attività di chi si dedica alla politica a tempo pieno è stato uno dei passi fondamentali per l’affermazione della democrazia, per il superamento delle aristocrazie e delle plutocrazie ottocentesche. Ma secondo me questo divario tra il PD e le altre formazioni politiche nella composizione dei propri attivisti e candidati è una delle ragioni della scarsa capacità di comprendere il “Paese reale”. Di capire cioè che cosa pensano e che cosa vogliono quelli che lavorano per vivere.
Di coloro che vivono di politica abbiamo già parlato a febbraio di quest’anno e dicembre dell’anno scorso.