Il progetto per la creazione di un parco archeo-minerario della valle del torrente Trobiolo e della Val Palot a Pisogne è rallentato dalla burocrazia: si trova infatti in una delicata fase autorizzativa in Regione e, di conseguenza, non è possibile avviare la fase di ristrutturazione della miniera Quattro Ossi di Fraine.
L’iniziativa, ideata dal Comune e dalla Cattolica di Milano, prevede la messa in sicurezza di circa seicento metri di tunnel, per renderlo accessibile ai visitatori. Nelle more della burocrazia, l’Amministrazione pisognese non si è fermata e inizierà a sistemare i sentieri che dal lago salgono sui monti e, con un giro ad anello, aggirano la miniera, costituendo una fase embrionale del percorso minerario: in tutto circa 14 chilometri di tracciati.
Spettacolare
Il più bello, che meriterebbe una valorizzazione maggiore, porta alle cascate. «Si tratta di un sentiero suggestivo – illustrano l’assessore Giovanni Bettoni e il consigliere Matteo Domenighini -, ma purtroppo poco conosciuto, anche se è a due passi dalla miniera. Un tratto passa sotto la caduta d’acqua e quando sarà messo a posto lo promuoveremo come merita, perché in tanti vengano a godere di questo scorcio di natura pisognese. Serve una pulizia generale del tracciato, perché nel tempo è stato invaso dalla vegetazione ed è divenuto poco agevole; occorre anche rimaneggiare il fondo».
Verso i monti
Più in generale, il progetto – finanziato con circa 200mila euro – prevede la sistemazione di gran parte della sentieristica che si intreccia alle spalle del lago e dell’abitato di Pisogne. Si tratterà di effettuare manutenzioni ordinarie e straordinarie dei tracciati, eliminare la vegetazione infestante, sistemare un paio di ponticelli e posare la cartellonistica con frecce direzionali.
Per una piccola parte è prevista anche la realizzazione di alcuni nuovi tracciati, per collegare un sentiero all’altro e creare così il vero e proprio percorso minerario pisognese. In questo modo la vecchia mulattiera che sale da Pisogne alla frazione di Pontasio, quella tra Grignaghe e Fraine e quella delle cascate, che passa dalla chiesa di Pontasio, torneranno pulite e fruibili come in passato, quando erano molto frequentate e utilizzate quotidianamente per spostarsi.
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