i miracul che succede ad Hammamet

Raccontava Travaglio l’altro giorno delle vette a cui sta giungendo recentemente l’apologia di Bettino Craxi nel mediaverso, parlando di uno speciale televisivo che è sembrato eccessivo anche per Mediaset. Ve lo ricordate, vero, chi era Bettino Craxi?…

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http://paguropagano.blogspot.com/2009/01/i-miracul-che-succede-ad-hammamet.html

capodanno itachiano

Ieri gli itachiani si sono riuniti per festeggiare il loro capodanno. C’erano quasi tutti nella dimora della donna Sapiens Sapiens. Tutti hanno portato qualcosa da mangiare e così il pranzo è pronto da solo.
Degno di nota l’esperimento che Jenzù ha dovuto portare avanti suo malgrado: Fetuccine alla carbonara. Dopo un primo momento di imbarazzo ha […]

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Anno nuovo, piscina vecchia. Ma costi più alti.

Chi frequenta o ha frequentato fino a poco tempo fa la Piscina Comunale di Desenzano forse saprà che al 31.12.2008 si è in un certo senso chiusa un’era, e la gestione del centro natatorio è passata ad una nuova società, la Sport Management.
La cosa mi interessa particolarmente, in quanto, lo sapete, sono un’assidua frequentatrice. Ho […]

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http://www.lapaoly.net/2009/anno-nuovo-piscina-vecchia-costi/

Nevicata di Capodanno

Dopo un po’ di sana astinenza dal computer oggi ho scaricato alcune fotografie della suggestiva nevicata di capodanno e ne ho fatto un piccolo album fotografico.

Una bella passeggiata rilassante in un ambiente ovattato dalla neve, il lago un po’ imbronciato e temperature basse tanto che anche i cavalli si sono messi il cappotto.

E per domani danno […]

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http://garda2o.wordpress.com/2009/01/05/nevicata-di-capodanno/

un anno e non sentirlo

Pensavate fosse qualche pezzo noiosamente autoreferenziale? e invece il titolo , nonostante sia un po’ equivoco in tal senso, si riferisce alla brillante idea del nuovo rettore dell’Ateneo La Sapienza di Roma, Luigi Frati (qui il bel dossier dell’Espresso su di lui, per dirne solo una “BaronFrati” detiene il curioso record del maggior numero di parenti, 3, titolari di cattedra nella facoltà amministrata da lui in questi ultimi anni) di invitare il Papa all’inaugurazione dell’anno accademico. Questa volta non è invitato a tenere una lectio magistralis, ma il segnale è lo stesso decisamente forte, specialmente se si legge il testo dell’intervento, tanto apprezzato dal Papa, tenuto duranto l’incontro di natale degli universitari col pontefice:

“Confesso di non aver capito, da ricercatore prima che da credente, il pregiudizio che nel gennaio 2008 ha mosso chi ha fatto riferimento al caso Galileo per giustificare una contrarietà alla Sua visita alla Sapienza. E come rettore, nella prolusione all’anno accademico, ho detto che attendiamo una Sua visita. Invito che in questa occasione rivolgiamo a Lei, studioso raffinato di filosofia, ma anche a Lei come vescovo di questa città”

Ora, sulla competenza di Ratzinger in materia di filosofia non mi pronuncio perchè non ne conosco le eventuali e reali capacità (ricordo, a braccio, un utilizzo un po’ paraculo di Feyerabend qualche anno fa ma lascio a studiosi migliori di me il compito di smontare, o perchè no confermare, l’immagine del “Papa intellettuale”), la questione è anche e soprattutto più profonda. L’università, e in special modo la più grande università pubblica italiana (e tralaltro credo d’Europa), ha un duplice compito: didattico, si, ma anche e soprattutto volto alla ricerca, all’ampliamento del sapere e della conoscenza. Ha senso invitare quale ospite d’onore, o peggio considerare meritevole di tenere lezioni, l’esponente di punta della religione che tira il freno a mano della ricerca (ma spesso anche solo della diffusione di pratiche e stili di vita più moderni) in Italia? ha senso invitare in quello che dovrebbe essere il tempio della Scienza, o ad ogni modo di una cultura che si contrapponga largamente alla tradizione sbandierata dall’apparato ecclesiastico in saecula saecularum, chi rifiuti Darwin, faccia fatica a digerire davvero Galileo, cerchi di infilare il proprio amico immaginario dall’ego ipertrofico alle fondamenta di ogni sapere che provi laicamente a capire come funziona il mondo?

Vi siete risposti da soli, spero. Ma tanto per aggiungere un altro buon motivo per protestare ancora contro questa presa di posizione del rettore vale la pena di segnalare questo post di Malvino, che segnala e commenta l’ultima uscita della sezione disinformatija vaticana: la pillola contraccettiva non solo è in realtà abortiva, ma fa male all’ambiente e rende sterili gli uomini. Dunque, che l’utilizzo della pillola in questi anni abbia liberato nell’ambiente “tonnellate di ormoni”, come cerca di sostenere il dottor Rudolf Ehmann nel documento cui fa riferimento l’Osservatore Romano di oggi, è semplicemente ridicolo (dato che per funzionare le molecole contenute nella pillola devono essere metabolizzate dall’organismo). In secondo luogo che la pillola anticoncenzionale sia in realtà abortiva è poco più che una curiosa interpretazione, dato che essa sospende l’ovulazione (e senza ovulazione come può avvenire il concepimento?). Ma anche fosse abortiva, il problema quale sarebbe? forse si vuole spostare il motivo del contendere sul se sia abortiva o meno una pratica, ma è una maniera bieca e surrettizia per dare per concordato che abortire sia male, cosa per niente scontata e fortunatamente non ancora comune nel dibattito sulla laicità.

Torniamo al tema principale del post: ha senso per il rettore dell’ateneo più grande d’Italia, preside della facoltà di medicina, invitare un personaggio che avvalla simili iniziative anti-scientifiche? non sarebbe forse compito di chi si occupa di far progredire la Scienza e la ricerca il cercare di non legittimare l’autorità di uno dei loro maggiori nemici? ecco, in breve, un buon motivo per sentirsi amareggiati da questa decisione. Se questo è la maniera in cui l’Università si difende da chi ne limita gli spazi di libertà c’è poco da sperare per il futuro (eccettuata la facoltà di Teologia, s’intende).

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http://paguropagano.blogspot.com/2009/01/un-anno-e-non-sentirlo.html

un anno e non sentirlo

Pensavate fosse qualche pezzo noiosamente autoreferenziale? e invece il titolo , nonostante sia un po’ equivoco in tal senso, si riferisce alla brillante idea del nuovo rettore dell’Ateneo La Sapienza di Roma, Luigi Frati (qui il bel dossier dell’Espresso su di lui, per dirne solo una “BaronFrati” detiene il curioso record del maggior numero di parenti, 3, titolari di cattedra nella facoltà amministrata da lui in questi ultimi anni) di invitare il Papa all’inaugurazione dell’anno accademico. Questa volta non è invitato a tenere una lectio magistralis, ma il segnale è lo stesso decisamente forte, specialmente se si legge il testo dell’intervento, tanto apprezzato dal Papa, tenuto duranto l’incontro di natale degli universitari col pontefice:

“Confesso di non aver capito, da ricercatore prima che da credente, il pregiudizio che nel gennaio 2008 ha mosso chi ha fatto riferimento al caso Galileo per giustificare una contrarietà alla Sua visita alla Sapienza. E come rettore, nella prolusione all’anno accademico, ho detto che attendiamo una Sua visita. Invito che in questa occasione rivolgiamo a Lei, studioso raffinato di filosofia, ma anche a Lei come vescovo di questa città”

Ora, sulla competenza di Ratzinger in materia di filosofia non mi pronuncio perchè non ne conosco le eventuali e reali capacità (ricordo, a braccio, un utilizzo un po’ paraculo di Feyerabend qualche anno fa ma lascio a studiosi migliori di me il compito di smontare, o perchè no confermare, l’immagine del “Papa intellettuale”), la questione è anche e soprattutto più profonda. L’università, e in special modo la più grande università pubblica italiana (e tralaltro credo d’Europa), ha un duplice compito: didattico, si, ma anche e soprattutto volto alla ricerca, all’ampliamento del sapere e della conoscenza. Ha senso invitare quale ospite d’onore, o peggio considerare meritevole di tenere lezioni, l’esponente di punta della religione che tira il freno a mano della ricerca (ma spesso anche solo della diffusione di pratiche e stili di vita più moderni) in Italia? ha senso invitare in quello che dovrebbe essere il tempio della Scienza, o ad ogni modo di una cultura che si contrapponga largamente alla tradizione sbandierata dall’apparato ecclesiastico in saecula saecularum, chi rifiuti Darwin, faccia fatica a digerire davvero Galileo, cerchi di infilare il proprio amico immaginario dall’ego ipertrofico alle fondamenta di ogni sapere che provi laicamente a capire come funziona il mondo?

Vi siete risposti da soli, spero. Ma tanto per aggiungere un altro buon motivo per protestare ancora contro questa presa di posizione del rettore vale la pena di segnalare questo post di Malvino, che segnala e commenta l’ultima uscita della sezione disinformatija vaticana: la pillola contraccettiva non solo è in realtà abortiva, ma fa male all’ambiente e rende sterili gli uomini. Dunque, che l’utilizzo della pillola in questi anni abbia liberato nell’ambiente “tonnellate di ormoni”, come cerca di sostenere il dottor Rudolf Ehmann nel documento cui fa riferimento l’Osservatore Romano di oggi, è semplicemente ridicolo (dato che per funzionare le molecole contenute nella pillola devono essere metabolizzate dall’organismo). In secondo luogo che la pillola anticoncenzionale sia in realtà abortiva è poco più che una curiosa interpretazione, dato che essa sospende l’ovulazione (e senza ovulazione come può avvenire il concepimento?). Ma anche fosse abortiva, il problema quale sarebbe? forse si vuole spostare il motivo del contendere sul se sia abortiva o meno una pratica, ma è una maniera bieca e surrettizia per dare per concordato che abortire sia male, cosa per niente scontata e fortunatamente non ancora comune nel dibattito sulla laicità.

Torniamo al tema principale del post: ha senso per il rettore dell’ateneo più grande d’Italia, preside della facoltà di medicina, invitare un personaggio che avvalla simili iniziative anti-scientifiche? non sarebbe forse compito di chi si occupa di far progredire la Scienza e la ricerca il cercare di non legittimare l’autorità di uno dei loro maggiori nemici? ecco, in breve, un buon motivo per sentirsi amareggiati da questa decisione. Se questo è la maniera in cui l’Università si difende da chi ne limita gli spazi di libertà c’è poco da sperare per il futuro (eccettuata la facoltà di Teologia, s’intende).

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un anno e non sentirlo

Pensavate fosse qualche pezzo noiosamente autoreferenziale? e invece il titolo , nonostante sia un po’ equivoco in tal senso, si riferisce alla brillante idea del nuovo rettore dell’Ateneo La Sapienza di Roma, Luigi Frati (qui il bel dossier dell’Espresso su di lui, per dirne solo una “BaronFrati” detiene il curioso record del maggior numero di parenti, 3, titolari di cattedra nella facoltà amministrata da lui in questi ultimi anni) di invitare il Papa all’inaugurazione dell’anno accademico. Questa volta non è invitato a tenere una lectio magistralis, ma il segnale è lo stesso decisamente forte, specialmente se si legge il testo dell’intervento, tanto apprezzato dal Papa, tenuto duranto l’incontro di natale degli universitari col pontefice:

“Confesso di non aver capito, da ricercatore prima che da credente, il pregiudizio che nel gennaio 2008 ha mosso chi ha fatto riferimento al caso Galileo per giustificare una contrarietà alla Sua visita alla Sapienza. E come rettore, nella prolusione all’anno accademico, ho detto che attendiamo una Sua visita. Invito che in questa occasione rivolgiamo a Lei, studioso raffinato di filosofia, ma anche a Lei come vescovo di questa città”

Ora, sulla competenza di Ratzinger in materia di filosofia non mi pronuncio perchè non ne conosco le eventuali e reali capacità (ricordo, a braccio, un utilizzo un po’ paraculo di Feyerabend qualche anno fa ma lascio a studiosi migliori di me il compito di smontare, o perchè no confermare, l’immagine del “Papa intellettuale”), la questione è anche e soprattutto più profonda. L’università, e in special modo la più grande università pubblica italiana (e tralaltro credo d’Europa), ha un duplice compito: didattico, si, ma anche e soprattutto volto alla ricerca, all’ampliamento del sapere e della conoscenza. Ha senso invitare quale ospite d’onore, o peggio considerare meritevole di tenere lezioni, l’esponente di punta della religione che tira il freno a mano della ricerca (ma spesso anche solo della diffusione di pratiche e stili di vita più moderni) in Italia? ha senso invitare in quello che dovrebbe essere il tempio della Scienza, o ad ogni modo di una cultura che si contrapponga largamente alla tradizione sbandierata dall’apparato ecclesiastico in saecula saecularum, chi rifiuti Darwin, faccia fatica a digerire davvero Galileo, cerchi di infilare il proprio amico immaginario dall’ego ipertrofico alle fondamenta di ogni sapere che provi laicamente a capire come funziona il mondo?

Vi siete risposti da soli, spero. Ma tanto per aggiungere un altro buon motivo per protestare ancora contro questa presa di posizione del rettore vale la pena di segnalare questo post di Malvino, che segnala e commenta l’ultima uscita della sezione disinformatija vaticana: la pillola contraccettiva non solo è in realtà abortiva, ma fa male all’ambiente e rende sterili gli uomini. Dunque, che l’utilizzo della pillola in questi anni abbia liberato nell’ambiente “tonnellate di ormoni”, come cerca di sostenere il dottor Rudolf Ehmann nel documento cui fa riferimento l’Osservatore Romano di oggi, è semplicemente ridicolo (dato che per funzionare le molecole contenute nella pillola devono essere metabolizzate dall’organismo). In secondo luogo che la pillola anticoncenzionale sia in realtà abortiva è poco più che una curiosa interpretazione, dato che essa sospende l’ovulazione (e senza ovulazione come può avvenire il concepimento?). Ma anche fosse abortiva, il problema quale sarebbe? forse si vuole spostare il motivo del contendere sul se sia abortiva o meno una pratica, ma è una maniera bieca e surrettizia per dare per concordato che abortire sia male, cosa per niente scontata e fortunatamente non ancora comune nel dibattito sulla laicità.

Torniamo al tema principale del post: ha senso per il rettore dell’ateneo più grande d’Italia, preside della facoltà di medicina, invitare un personaggio che avvalla simili iniziative anti-scientifiche? non sarebbe forse compito di chi si occupa di far progredire la Scienza e la ricerca il cercare di non legittimare l’autorità di uno dei loro maggiori nemici? ecco, in breve, un buon motivo per sentirsi amareggiati da questa decisione. Se questo è la maniera in cui l’Università si difende da chi ne limita gli spazi di libertà c’è poco da sperare per il futuro (eccettuata la facoltà di Teologia, s’intende).

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un anno e non sentirlo

Pensavate fosse qualche pezzo noiosamente autoreferenziale? e invece il titolo , nonostante sia un po’ equivoco in tal senso, si riferisce alla brillante idea del nuovo rettore dell’Ateneo La Sapienza di Roma, Luigi Frati (qui il bel dossier dell’Espre…

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Addio al maestro Fabio Fontanella

Scrivo questo post per ricordare una persona che pochi giorni fa ci ha lasciato: il maestro Fabio Fontanella. Scrivo per ricordare il suo instancabile impegno nella passione che lo ha visto impegnato per tutta la vita, le arti marziali.Sono stato allie…

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Addio al maestro Fabio Fontanella

Scrivo questo post per ricordare una persona che pochi giorni fa ci ha lasciato: il maestro Fabio Fontanella. Scrivo per ricordare il suo instancabile impegno nella passione che lo ha visto impegnato per tutta la vita, le arti marziali.Sono stato allie…

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Addio al maestro Fabio Fontanella

Scrivo questo post per ricordare una persona che pochi giorni fa ci ha lasciato: il maestro Fabio Fontanella. Scrivo per ricordare il suo instancabile impegno nella passione che lo ha visto impegnato per tutta la vita, le arti marziali.Sono stato allie…

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Due video bellissimi su YOUTUBE

Io e Silvy abbiamo eletto i due video più belli visti nella trasmissione di ieri sera.
Il più commovente:
YouTube Direktvideo link

Il più divertente:
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La TV e Youtube

Ieri sera su Italia 1 è andata in onda una puntata di Borders dedicata ai filmati più interessanti di Youtube.
Nn mi dilungo, sarò lapidario: la vittima manda in onda quello che, entro pochi anni, rischia di diventare il suo primo carnefice!
Mah …

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