Meridiana: stravolte le regole grazie alla vendita on-line

Notizia appena battuta:
MERIDIANA- EUROFLY: TICKET ALL’ASTA
Su internet vince chi offre di meno
(ANSA) – CAGLIARI, 19 FEB – Meridiana Eurofly stravolge le regole e da oggi apre aste al ribasso sul proprio sito internet: vince chi offre di meno.
Sembra che Meridiana abbia cambiato ‘rotta’ e abbia deciso di sfruttare al massimo le potenzialità di internet e […]

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://feedproxy.google.com/~r/PensieriSuRuote/~3/wCLkE8oyVE4/

l’esercito silenzioso

iMille sono nati per contribuire a tessere la rete delle persone che desiderano un centrosinsitra moderno, forte, europeo, di cui andare orgogliosi. La sconfitta di Veltroni che si è consumata oggi con delle dimissioni serie, motivate dal sostanziale fallimento del suo progetto, è dunque in parte anche una sconfitta nostra e delle ragioni che ci avevano spinto ad aderire al progetto del PD.

Oggi non si è chiuso, come dipingono alcuni in maniera truffaldina, un tentativo politico concepito male. Quel che ha fallito è stato il metodo della trattativa continua, che ha fatto mancare ciò che sarebbe servito: la sintesi, una politica chiara, una leadership collettiva in grado di trasmettere un senso di futuro, credibile e convincente, alternativo al presente della paura, delle ronde, della crisi. Abbiamo contestato questo metodo, e le conseguenze ovvie che si portava appresso, dal giorno dopo la sconfitta elettorale, quando tutto il potere è tornato saldamente nelle mani di una continua trattativa a porte chiuse tra i vecchi dirigenti del DS e della Margherita.

Nessuna sintesi nuova è stata compiuta, nessun nuovo partito, basato su regole condivise fino in fondo, si è tentato di affermare. Qualche giorno fa, un giovane osservatore del PD mi ha chiesto “ma visto che le primarie non funzionano, non sarebbe meglio tornare alla cooptazione?”. La risposta a questa obiezione è che, con rare eccezioni, la cooptazione non è mai cessata, la cooptazione basata sulla fedeltà personale, meccanismo che Veltroni non ha saputo o voluto interrompere, è rimasto l’unico criterio adoperato da questa generazione di dirigenti per contornarsi di assistenti, non da possibili successori. Parlare di tentativo fallito significherebbe riconoscere l’esistenza di un tentativo di costruire qualcosa di nuovo. Invece il PD ha mutuato i peggiori difetti dei DS e della Margherita: nominalmente democratico, ma di fatto oligarchico, con gruppi dirigenti paralizzati da veti reciproci e costretti a mettersi sempre d’accordo per il terrore – nel vuoto spinto di idee politiche – di veder smarrito il proprio ruolo.

E’ ormai da anni che i commentatori pubblici e la quasi totalità delle persone delle generazioni successive a quella di Veltroni, D’Alema e Rutelli sostengono l’importanza della sfida politica aperta, tra opzioni politiche diverse. Molto più comodo invece avere un capro espiatorio da sacrificare, ieri Prodi, oggi Veltroni, così che il “caminetto” possa trovare una soluzione temporanea che consenta la sopravvivenza ai più, in attesa del prossimo disastro elettorale.

Che sia chiara una cosa tuttavia, e che possa giungere alle orecchie di chi ha dimostrato a lungo di non saper ascoltare. Non consideriamo la sconfitta di Veltroni una sconfitta personale o individuale. Nessuno di noi si tira fuori da responsabilità collettive, fossero anche le responsabilità di non aver saputo convincere un numero maggiore di elettori quando era il momento. Ma le responsabilità si misurano a gradi. Le dimissioni di oggi sono il penultimo capitolo di una generazione politica che ha avuto più di una possibilità, e ha ora l’occasione di conservare almeno l’onore. Una generazione di cui, accanto a Veltroni, sono protagonisti tutti coloro che hanno ricoperto cariche di sindaco, di ministro, di presidente di regione, di parlamentare. Una generazione che trovandosi a gestire il potere per la prima volta – forse inaspettatamente – a partire dagli 90: nelle città, nelle regioni e poi al governo nazionale, non è stata in grado di impedire l’affermarsi dell’egemonia politica e culturale del centrodestra, spendendo la gran parte delle proprie energie rivolta verso se stessa, mentre il resto del mondo andava avanti, e mentre una parte cospicua del suo elettorato chiedeva altro. Non se ne sono accorti, ma una nuova generazione sta già governando larga parte di quel che è il centrosinistra diffuso in Italia. Lo fa nella rete, nei giornali, nelle professioni, nelle università. I dirigenti in carica possono ora scegliere tra conservare l’onore, trovando le forme per farsi rapidamente da parte, o perderlo in una battaglia politica che – noi sì – abbiamo tutto il tempo di combattere e vincere.

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://andreavolpi.blogspot.com/2009/02/lesercito-silenzioso.html

La carriera di Veltroni

  1. Si candida come leader del nuovo partito democratico. Deve passare dalle primarie, ma tutti i mass media parlano solo di lui. “Stranamente” vince.
  2. Parla del PD come di un partito nuovo, ma i dirigenti sono sempre gli stessi di 10 anni prima.
  3. Lascia l’incarico di sindaco di Roma: la capitale elegge un sindaco di destra dopo un’eternità.
  4. Durante la campagna elettorale è sicuro di poter vincere, e invita tutti a votare per il Pd che si presenta da solo.
  5. Alle elezioni prende una sonora bastonata.
  6. Cancella quasi del tutto l’opposizione.
  7. Il Pd perde l’abruzzo.
  8. Il Pd perde la sardegna.
  9. Si accorda con il berlusca per lo sbarramento al 4% alle europee. (vedi punto 6).
  10. Si dimette proprio quando viene condannato Mills, distogliendo l’opinione pubblica dal fatto che berlusconi abbia corrotto un avvocato per testimoniare il falso in processi a suo carico. Mentre tutta la stampa estera ne parla, quella italiana parla solo del Pd.

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://filisetti.blogspot.com/2009/02/la-carriera-di-veltroni.html

Carnevale di Arco, Venerdi 20 febbraio

Nell’ambito delle manifestazioni del Carnevale di Arco , Venerdi 20 Febbraio alle ore 21.00 , al casinò “La Corrida”, altro che dilettanti.

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://feedproxy.google.com/~r/EventiENotizieDellaltoGarda/~3/i_Dnz2TJPjU/carnevale-di-arco-venerdi-20-febbraio.html

Venerdì gnoccolaro ad Arco e Chiarano

Venerdi 20 Febbraio 2009 distribuzione gratuita di gnocchi di patate in Piazza 3 Novembre ore 11.00 ad Arco e a Chiarano a partire dalle ore 12.00 .

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://feedproxy.google.com/~r/EventiENotizieDellaltoGarda/~3/DeAA2Vohl2Q/venerdi-gnoccolaro-ad-arco-e-chiarano.html

Le mie risorse su Alpidia

Qua vi mostro alcune delle foto che ho caricato sul portale Alpidia, devo dire che l’opzione che permette di condividerle dal sito funziona ottimamente!

 

{jumi [/adsense/alpidia2.html]}

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://carlonicolini.altervista.org/index.php/le-mie-risorse-su-alpidia.html

Condanna a Mills

Ieri l’avvocato David Mills è stato condannato a 4 anni e 6 mesi di reclusione per aver testimoniato il falso riguardo berlusconi, dopo essere stato corrotto, ovviamente per salvare l’attuale premier.
Del resto è normale che venga condannato il corrotto ma non il corruttore, anche perchè il corruttore non può essere giudicato (che coincidenza di tempi!)…

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://filisetti.blogspot.com/2009/02/condanna-mills.html

Il dovere del leader

Le dimissioni di Veltroni hanno a che fare con il rinnovamento della classe dirigente del Paese. Sono un’occasione di rinnovamento. Vedremo se un partito nuovo saprà cogliere l’opportunità o resterà intrappolato dall’oligarchia.
Intanto si possono fare alcune considerazioni:  Veltroni ha il merito di un’innovazione politica che  ha contribuito a dare una soluzione al problema dell’eccessiva frammentazione […]

Il pagliaccio!

Oggi Nico è andato in giro con la nonna Livia (mitica!) vestito da pagliaccio !!!
Che bello! Non vedo l’ora di rientrare a casa per il racconto entusiasta della giornata!

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://feedproxy.google.com/~r/icostantini/feed/~3/XHFm7-yxst0/

Auguri Baggio, grande campione!

Oggi è il 18 febbraio e colgo l’occasione per fare gli auguri di buon compleanno (42 anni) a uno dei più grandi calciatori italiani e penso dell’intero pianeta.
Roberto Baggio, un campione in campo e fuori.
Ho avuto l’occasione di vederlo giocare da vicino e di poterlo fotografare durante molte partite al Rigamonti e in altri stadi […]

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://marcorizzini.wordpress.com/2009/02/18/auguri-baggio-grande-campione/

Sanremo ed il boom di ascolti

Il corriere della sera riporta in home page:

 

UN ANNO FA AVEVANO GUARDATO LA RASSEGNA 9 MLN e mezzo DI ITALIANI

L’Auditel vola: 10 milioni di spettatori

Picco di 14 milioni, share al 47,10%. Netto miglioramento rispetto alla scorsa edizione condotta da Pippo Baudo

MILANO – L’Auditel premia subito il Festival di Sanremo condotto da Paolo Bonolis: la prima serata, con la presenza virtuale di Mina e il lungo e pirotecnico monologo di Roberto Benigni, ha raggiunto i 14 milioni e 173mila telespettatori, con share del 47,10%. Nella seconda parte gli spettatori sono stati 6.654.000 (49,51%), con una media ponderata totale di 10.114.000 e del 47,93%.

Ed ancora:

Lo show di Roberto Benigni sul palco dell’Ariston
«Silvio, diventa un mito
e fa’ come Mina: sparisci»
Battute a raffica, Berlusconi nel mirino. E Gasparri annuncia azioni legali contro la Rai

SANREMO – «Non voglio parlare di politica e non voglio parlare di Berlusconi». Roberto Benigni naturalmente parla (quasi) solo di Berlusconi e di politica nel suo intervento da 350 mila euro al Festival di Sanremo (Guarda il video). Per il resto parla di «trombare» e di «sesso», prendendo spunto dal titolo della canzone presentata dall’eurodeputato del Pdl Iva Zanicchi («Ti voglio senza amore») e spera di non vedere mai Orietta Berti «con un coniglietto sulle poppe e sulla patonza» affinché non gli cada «l’ultimo mito». Infine chiude difendendo l’amore omosessuale leggendo una lettera di Oscar Wilde e ottiene un grande applauso finale che si trasforma ben presto in una vera e propria standing ovation e riceve anche i ringraziamenti dell’Arcigay.

Ho svolto un simpatico esperimento “sociale”.

Controllando grazie a google zeitgeist mi sono reso conto di alcune cosette. Provate ad andare a questa pagina! http://www.google.com/trends?q=sanremo

L’andamento temporale del numero di ricerche su google è una chiara indicazione dell’interesse del pubblico verso un certo argomento.

E’ mai possibile però che gli italiani siano così interessati a questa pallosissima manifestazione?

Ogni anno si dice che il prossimo non si farà ma le cifre parlano chiaro!

 

 

Vedo delle “delta di Dirac” piccate nella 3° settimana di febbraio in maniera ricorrente. Picchi  da 10! Neanche durante le elezioni di Obama si avevano dei picchi di ricerca così alti!

 Sfogo finito.

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://carlonicolini.altervista.org/index.php/sanremo-ed-il-boom-di-ascolti.html