L’osservatorio cittadino dell’istituto Pastori ha registrato dati sorprendenti per questo mese di ottobre, posizionandolo tra i più piovosi nella storia della provincia bresciana. Dal 1949, infatti, solo due mesi di ottobre hanno visto un accumulo pluviometrico superiore a quello del 2023. Con circa 300 millimetri di pioggia caduti in soli ventisei giorni, l’ottobre di quest’anno è stato caratterizzato da condizioni meteorologiche estreme e instabilità costante. Il record assoluto rimane quello del 1953 con 447,1 millimetri, seguito dal 1976 con 339,5 millimetri.
L’eccezionalità delle precipitazioni non si è limitata alla sola città di Brescia. Alcune aree della provincia, come Provezze di Provaglio d’Iseo, hanno registrato oltre 350 millimetri di pioggia, mentre le valli circostanti hanno toccato punte vicine ai 400 millimetri. Questa anomalia è dovuta alle numerose perturbazioni che hanno colpito il Nord Italia, causando forti piogge e un clima instabile che si è protratto per settimane.
La situazione attuale fa riflettere sugli effetti dell’estremizzazione climatica: il passaggio da una siccità senza precedenti a piogge eccezionali in meno di due anni è un esempio evidente di come il cambiamento climatico non impatti solo le temperature ma anche l’intensità e la frequenza delle precipitazioni. Questo cambiamento, alimentato da temperature insolitamente elevate, immette nell’atmosfera un surplus di energia, amplificando l’intensità delle perturbazioni meteorologiche.
Fortunatamente, le previsioni meteo prospettano un miglioramento. La speranza è che una fase di stabilità possa finalmente riportare una situazione di equilibrio, concedendo una tregua dopo questo ottobre da record.
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