Incuriosito dal racconto di David facciamo anche noi tappa a Cancale, un grazioso paese sulla costa bretone, famoso per le ostriche.
Ci dirigiamo al porticciolo con i banchetti dei pescatori che vendono ostriche appena pescate.
A dire il vero io non mangio solitamente pesce crudo, però dai, non mi capiterà un’altra volta e quindi confidando nell’assenza del vibrione in questo mare poco frequentato, mi butto ed ecco qui a destra il mio assaggio di ostriche!
Beh, dai, mettiamola così, posso dire di averle provate, ma sia per consistenza (ehm ehm, molto simile a … vabbé, se vi interessa ve lo dico in privato … ), sia per sapore (senza una bella e abbondante spruzzata di limone sono decisamente ostiche) non posso dire siano esattamente il mio cibo preferito, non parliamo poi di Paola che dopo averne assaggiata una ha addentato disperatamente il terribile panino di Camilla pur di “rifarsi” in qualche modo la bocca.
Ecco alcune immagini che abbiamo girato …
Beh, a pensarci bene più filiera corta e km 0 di così si muore: produzione, vendita, consumo e rifiuti in 4 step e massimo 50 metri!
Curiosa l’usanza di gettare le conchiglie sulla spiaggia una volta svuotate, simpatico anche vedere gente arrivare con baguette sotto braccio e bottiglia di vino bianco in mano, acquistare il proprio piatto di ostriche e mangiarle in compagnia seduti in terra sulla scalinata del porto.
Essendo zona di frutti di mare poi ne ho provati anche altri come si può vedere …
Vai articolo originale: http://garda2o.wordpress.com/2011/06/28/ostriche-della-bretagna/
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