La barca sospesa sul lago diventa un caso diplomatico. L’installazione posizionata sul Garda, a Manerba, da E.On, player internazionale dell’energia con sede a Essen, in Germania, al centro delle polemiche. Regione Lombardia insorge: «Finto ambientalismo – dice l’assessore regionale al turismo Barbara Mazzali – usato ai danni dei laghi italiani». La Provincia autonoma di Trento «diffida la società a rimuovere con effetto immediato le foto e i video» riferiti all’installazione, «che abbiano come riferimento il lago di Garda rappresentandolo come in realtà non è».
Della questione si è occupato anche l’ambasciatore della Repubblica Federale di Germania in Italia, Viktor Elbling, che mercoledì, durante la visita sul Garda, è stato informato della vicenda. «L’ambasciatore – fanno sapere dalla Comunità del Garda – ha chiamato i vertici di E.On, che a loro volta hanno contattato la Comunità rendendosi disponibili a trovare una soluzione condivisa».
Il caso
Facciamo un passo indietro. Il 31 maggio E.On ha presentato «Make Italy Green», campagna di comunicazione nazionale rivolta al mercato italiano simboleggiata da un’installazione all’isola di San Biagio: una barca sospesa sul lago, a 75 centimetri dalla superficie, per richiamare l’attenzione sulla diminuzione del livello subìto dal lago (allarme poi rientrato grazie alle recenti piogge) a causa dei cambiamenti climatici.
Le reazioni
L’immagine della barca sospesa è diventata virale sui social e sul web ed è apparsa su giornali e in tv. Ma per il territorio l’azienda tedesca propone un’immagine distorta della realtà gardesana. Ne ha parlato ieri l’assessore regionale al turismo Barbara Mazzali, ospite del Consorzio Garda Lombardia a Gardone Riviera: «Un’installazione vergognosa, indecente, di cattivo gusto. Mi chiedo come possa essere stata autorizzata. È passata l’immagine di un lago in sofferenza per la siccità, quando in realtà non è più così». Per l’assessore regionale è «imbarazzante dover replicare alle richieste di informazioni dei turisti che domandano se c’è acqua nel lago».
Mazzali, inoltre, si chiede: «Perché E.On lancia questa campagna proprio a inizio estate, quando tanti turisti tedeschi sognano i laghi italiani, dal Garda a Como fino a Iseo?». Sulla vicenda interviene anche l’avvocatura della Provincia Autonoma di Trento, che scrive a E.On: «Il video e le foto che si vanno presentando sono del tutto lesive dell’immagine del Trentino, nonché vanno ad incidere gravemente sul programma di promozione turistica del lago di Garda (ma, si direbbe, dell’intero territorio trentino) per cui si sono investite ingenti somme».
Il Trentino condivide le preoccupazioni sul cambiamento climatico, ma ritiene che E.On abbia «banalizzato e semplificato un tema di grande spessore scientifico». Da qui l’invito-diffida a rimuovere con effetto immediato foto e video, che abbiano come riferimento il lago di Garda rappresentandolo come in realtà non è, in quanto lesivi dell’immagine del Trentino, del lago e delle Amministrazioni coinvolte, con conseguente grave danno patrimoniale ed anche non patrimoniale».
La Comunità del Garda, che ha interessato l’ambasciatore tedesco, ieri mattina ha fatto pervenire ai presidenti dei consorzi di promozione turistica e a Federalberghi, fa sapere il segretario generale Lucio Ceresa, «l’invito per coordinarci in azioni e risposte condivise, per prendere una posizione che non dia adito a polemiche né che dia indirettamente maggiore spazio mediatico alla questione».
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