Il progetto Torelli è al giro di boa: la metà dei nomi del Risorgimento è ormai digitale. E la strada ora sarà in discesa, anche letteralmente. Il Covid-19 è riuscito a fermare quasi tutto, ma non l’esercito di trascrittori che stanno partecipando al progetto della Società di San Martino e Solferino: oltre cento volontari stanno infatti completando la trascrizione digitale dei registri che raccolgono i nomi dei soldati che combatterono le campagne risorgimentali. Il progetto è partito nel 2018 ed entro il 2023 è prevista la trascrizione di tutti i 680mila nomi contenuti nei registri: erano già online 240 mila nomi (del Regno Lombardo Veneto e una parte del Regno di Sardegna), da pochi giorni sul database online si possono trovare anche quelli di Torino (oltre cinquantamila nomi) e di Cuneo (circa quarantamila).
Altre province del Piemonte, che da solo conta un terzo dei nomi dell’intero progetto, saranno chiuse in settembre con l’aggiunta di ulteriori trentacinquemila nomi: si arriva a 365 mila nomi trascritti, al giro di boa. La strada, poi, sarà in discesa: non solo perché il progetto si avvia verso la conclusione, ma anche perché nelle trascrizioni si scenderà verso sud, verso i Ducati di Parma e Modena, il Gran Ducato di Toscana e lo Stato Pontificio. E dopo la prima capitale del Regno d’Italia, toccherà alla seconda, Firenze, e alla terza, Roma.
Inarrestabile, il progetto Torelli. Che oltre a marciare a spron battuto lungo lo Stivale, si guarda intorno e stringe nuove alleanze: recentemente è stata per esempio siglata una convenzione con l’Accademia delle Belle Arti di Firenze, mentre sono in corso nuovi contatti con i Comitati Risorgimentali emiliani e toscani. Come aderire. Il merito è degli scrivani: al 90% ragazzi che partecipano al progetto come alternanza scuola-lavoro. Di questi, cinquanta studenti del liceo Gonzaga di Castiglione hanno già ultimato le trascrizioni affidate loro quest’anno. Ma l’iniziativa non è riservata ai soli studenti: chiunque può arruolarsi e contribuire a scrivere una propria personalissima pagina del Risorgimento. Ne sono testimonianza sia alcuni soci della Società (come Andrea Calebich, che corregge tutte le trascrizioni, sia Filippo Vecchietti e Lionello Ambrosi), sia semplici appassionati di storia come il piemontese Vincenzo Pavanello e il bresciano Carlo Biatta. Il lavoro è immenso: serve pazienza e impegno. Basta contattare la Società di San Martino e Solferino.
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