Nuova occupazione e competenze professionali con i Patti territoriali

Per ridurre il mismatch tra domanda e offerta di lavoro e per colmare i gap produttivi di tutti quei settori che si trovano in difficoltà a reperire personale, la Giunta della Regione Lombardia, su proposta dell’assessore all’Istruzione Formazione e Lavoro Simona Tironi, ha approvato lo stanziamento di 7,5 milioni a sostegno e tutela del mercato del lavoro. Attraverso i Patti territoriali per le competenze e per l’occupazione si potenziano le politiche attive e del sistema della formazione attraverso l’ascolto delle imprese, che stanno affrontando cambiamenti continui, dovuti anche alla transizione ecologica e digitale.

“Di fronte ad un mercato del lavoro in continua evoluzione ed innovazione abbiamo stanziato – specifica l’assessore Tironi – 7,5 milioni di euro per favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro consentendo così alle figure professionali specializzate in cerca di nuova occupazione di tornare ad essere una leva per lo sviluppo competitivo delle imprese, anche per particolare nicchie produttive strategiche”.

“Un lavoro – rimarca l’assessore – che parte dal territorio e dalla collaborazione in un partenariato pubblico-privato tra associazioni di categoria, parti sociali, imprese, istituzioni pubbliche in iniziative di orientamento, formazione e ampliamento delle competenze dei lavoratori”.

Le competenze

In questo quadro, le competenze svolgono un ruolo chiave: disporre di competenze aggiornate costituisce un prerequisito indispensabile per il lavoratore, che così può trovare più facilmente lavoro, e per l’impresa, che senza lavoratori qualificati non è in grado di evolvere e sopravvivere in un mercato sempre più concorrenziale.

I 30 partenariati pubblico-privato

Sono 30 i partenariati pubblico-privato che hanno presentato i loro progetti per settore e/o filiera produttiva, per collaborare su criticità e opportunità occupazionali. Si tratta di 6 patti di portata regionale e 24 di portata provinciale.  Coinvolgono diversi settori produttivi, tra cui turismo, welfare, agroalimentare, edilizia, logistica, settore metalmeccanico, legno, formazione e tessile.

I settori coinvolti

giovaniA titolo di esempio, un patto a valenza regionale riguarda il settore delle costruzioni, che ha Ance come capofila.

Un settore che fatica a trovare giovani che vogliano investire il proprio futuro, nonostante sia tra i più coinvolti nella transizione ecologica e ambientale. Necessita quindi di un ripensamento dei processi produttivi e formativi che servono per sviluppate nuove competenze e professionalità.

Per la filiera del Welfare è emersa la necessità di servizi alla persona: educativi, assistenziali, sanitari, sociosanitari e di conciliazione vita-lavoro. Un patto, questo, a valenza regionale che vede come capofila Confcooperative, si propone di intervenire sulla mancata offerta di competenze disponibili, promuovendo l’attrattività delle professioni in questo ambito e l’interesse per l’imprenditorialità sociale, focalizzandosi sulle donne lavoratrici con carichi familiari, giovani neet, dispersione scolastica e lavoro mal retribuito.

Il settore del turismo, che ha visto una straordinaria espansione negli ultimi venti anni, è stato tra i più colpiti dalla pandemia, che ha portato a una flessione dei flussi turistici. Uno dei 6 patti dedicati al Turismo, vede la partecipazione di una molteplicità di imprese eterogenee (alberghi, servizi ricettivi, ristoranti, agenzie di viaggio, operatori turistici, trasporti, piattaforme digitali e altre attività commerciali e di servizi) volte tutte al rilancio del comparto.

Il cronoprogramma

La Prima fase (Manifestazione di interesse) si è conclusa a marzo 2023, con la ricezione e la presa d’atto di 30 Patti territoriali. Le 30 candidature hanno riguardato territori e ambiti eterogenei, a testimonianza della grande vitalità espressa dal territorio lombardo. La Seconda fase (Presentazione delle proposte progettuali di dettaglio da parte dei Patti) ha visto la creazione di tavoli di confronto tematici e l’approvazione da parte della Giunta regionale delle linee di attuazione.

Le risorse stanziate

Sono stati stanziati 7,5 milioni utilizzati dai partenariati per analizzare fabbisogno di competenze e di figure professionali. Serviranno anche ad avviare interventi formativi innovativi, in aggiunta rispetto alle misure esistenti. Ogni progetto presentato dal Partenariato deve prevedere un investimento totale non inferiore a 125.000 euro e non superiore a 375.000. Deve avere inoltre una durata temporale compresa tra i 6 ed i 18 mesi. Il finanziamento sarà fino all’80% da parte di Regione Lombardia.

bando nuova impresa attivitàLe linee di azione

Le linee di azione individuate sono:

A – Analisi fabbisogno di competenze figure professionali innovative, in evoluzione e/o comunque caratterizzate da fenomeni di difficoltà di reperimento nell’offerta di lavoro disponibile;

B – Formazione finalizzata ad accrescere le competenze rivolte a target di destinatari in cerca di occupazione o di reimpiego;

C – Orientamento e attività di comunicazione per settori e figure professionali caratterizzati da scarsa attrattività.

L’attuazione

La misura si attuerà attraverso un Avviso che sarà pubblicato nel mese di dicembre. Sarà fortemente orientata all’analisi del fabbisogno e al risultato occupazionale. I percorsi formativi presentati dovranno darsi anche un obiettivo occupazionale rispetto alle persone formate e realizzare almeno una percentuale del 40% di successi occupazionali.

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